Bentrovati in questo nuovo anno. In questo periodo di magra dai concerti, concentriamoci sulle uscite discografiche per vedere cosa ci aspetta in questo 2022. Passiamo dunque in rassegna i dischi più attesi del 2022: tantissimi ritorni, alcuni davvero inaspettati e altre nuove release che seguono a una sfilza di singolini frizzanti. Procediamo in rigoroso ordine alfabetico:
Aldous Harding – Warm Chris (25 marzo 2022 per 4AD)
L’avevamo vista sul palco del Primavera Sound nel 2019, è una cantautrice incantevole dal talento cristallino. Torna al lavoro con la stessa equipe dello scorso disco, “Designer”, cioè John Parish e H. Hawkline. Molto curiosi di capire come sarà coinvolto Jason Williamson degli Sleaford Mods, sulla carta lontano anni luce dal mondo della Harding. Qui sotto potete vedere il video del recente singolo Lawn, che anticipa il disco:
Andy Bell – Flicker (11 febbraio 2022 per Sonic Cathedral)
L’ex Ride e Oasis torna con il secondo disco solista dopo averci stregati con il suo primo lavoro “The View from Halfway Down”, otto tracce di pura magia psych-pop. L’artista ha annunciato che molti nuovi brani sono stati scritti negli anni ’90 e aggiungerci ora le parole è stato come dialogare con un giovane sè stesso. Il primo singolo che apre le danze al nuovo lavoro si chiama Something Like Love e se siete curiosi suona così:
Animal Collective – Time Skiffs (4 febbraio 2022 per Domino)
Tutto pronto per il grande ritorno degli Animal Collective, che pubblicheranno un nuovo album in studio dopo più di cinque anni di assenza. Nella cartella stampa di presentazione, questo nuovo lavoro viene paragonato a “Strawberry Jam”, uno dei dischi più acclamati del compo indie-rock sperimentale per eccellenza.
Band Of Horses – Things Are Great (4 marzo 2022 per BMG)
Abbiamo dovuto attendere ben cinque anni per un nuovo album dei Band Of Horses, ma ormai ci siamo. Il disco è stato annunciato come un ritorno al folk-rock del passato, per la gioia dei fan della prima ora. Staremo a vedere.
Beach House – Once Twice Melody (18 febbraio 2022 per Sub Pop)
Il duo di Baltimora torna per il suo ottavo disco in studio. La formula sembra la medesima: indie-pop etereo di matrice psychedelica. A garantire la genuinità del prodotto il produttore Alan Moulder, già noto ai più per i lavori di My Bloody Valentine, Nine Inch Nails e Dave Fridman (Flaming Lips, Mgmt) agli archi. Sono già usciti quattro singoli e nessuno sembra deludere i fan della band.
Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe in You (11 febbraio 2022 per 4AD)
“Dragon New Warm Mountain I Believe in You” dovrebbe essere un doppio album di 20 brani. Le sessioni si sono svolte in quattro diverse località – Upstate New York, Topanga Canyon, le Montagne Rocciose e Tucson, in Arizona – nel corso di cinque mesi.
Black Country, New Road – Ants From Up There (4 febbraio 2022 per Ninja Tunes)
Grande attesa per il secondo lavoro della band rivelazione del 2021. “Abbiamo inserito tutte le idee che chiunque avesse su quella canzone, quindi la realizzazione è stata un approccio davvero veloce e stravagante, come lanciare tutto contro il muro e lasciare che si attacchi”. Queste le parole del frontman Isaac Wood a proposito del primo singolo estratto, Chaos Space Marine.
Bodega – Broken Equipment (11 marzo 2022 per What’s Your Rupture)
Sono già passati quattro anni dal primo disco della band electro-funk-nichilista di stanza a NYC. “Endless Scroll”, il loro debutto fantastico, aveva davvero lasciato il segno. Tornano dunque con un pugno di canzoni che incarnano la definizione di catchy per antonomasia, sentire per credere. This city’s made for the doers. The movers shakers. Not connoisseurs. This city’s made for the doers. The movers shakers. Health food reviewers.
Built to Spill (in definizione su Sub Pop)
Sembra quasi un miracolo, ma i Built to Spill hanno firmato lo scorso anno per la leggendaria etichetta di Seattle. Oltre i rumors pare sia una certezza che quest’anno pubblicheranno nuovo materiale nel trentesimo anniversario della fondazione della band. Attendiamo fiduciosi…
Destroyer – LABYRINTHITIS (25 marzo 2022 su Merge)
Dan Bejar è tornato! Il campionissimo del muro sonoro cita gli Art of Noise tra le influenze principali che l’hanno condotto nei labirinti sonori che caraterizzeranno il suo nuovo lavoro. Il singolo Tintoretto, it’s for you suona come qualcosa di mai sentito prima, ascoltare per credere.
Eels – Extreme Witchcraft (28 gennaio per E Works)
Il quattordicesimo album del progetto guidato da Mark Oliver Everett, veterano dell’indie americano, sarà prodotto da un “certo” John Parish, già al lavoro con PJ Harvey, Aldous Harding, e Dry Cleaning. Il disco è stato anticipato da questo singolo:
Folk Implosion (in definizione)
Uno dei rari aspetti della pandemia è aver ricongiunto Lou Barlow a John Davis dopo 21 anni di distanza. Ecco dunque un probabibile disco in arrivo entro l’anno. Ne vedremo delle belle?
Fontaines DC – Skinty Fia (22 aprile 2022)
Il primo disco da quando la band si è trasferita fuori dall’Irlanda parla proprio di Irlanda. I Fountains DC titolano il nuovo disco “la dannazione del cervo”, facendo riferimento alla mitologia irlandese in chiave post-punk. Il singolo lanciato di recente è meraviglioso e vi resterà attaccato alla memoria. Do Do Do, La La La.
Just Mustard (in definizione su Partisan Records)
Un gruppo agli esordi che ci sorprese e non poco al Primavera Sound 2019. Sono passati ormai quattro anni dal loro disco di esordio e sono pronti a tornare con il loro shoegaze che mescola trip hop e post-rock. In primavera saranno in tour con i Fountains DC e ci aspettiamo aggiornamenti importanti sul disco…
Kae Tempest – The Line is a Curve (8 marzo 2022 su American Recordings / Republic Records)
Nonostante abbia annunciato la collaborazione assodata con il produttore Dan Carey, Kae sembra essere al lavoro su un disco senza precedenti. Tantissime le collaborazioni che lo arricchiranno, dal cantante dei Fountains DC Grian Chatten a Kevin Abstract del collettivo rap Brockhampton. More Pressure, il primo singolo uscito, è il più ballabile di tutta la sua carriera.
Metronomy – Small World (18 febrbaio 2022 su Because Music)
Non sono mai stati una band miniminalista, ma pare che il settimo disco di casa Metronomy sarà caratterizzato dai “piaceri semplici, natura e suoni acustici”. Nove canzoni per 35 minuti di musica per spiegarvi meglio il concetto, ma dovrete attendere il 18 febbraio. Intanto consolatevi con il singolino It’s Good to Be Back.
Midlake – For the Sake of Bethel Woods (22 marzo 2022 su ATO/Bella Union)
Circa 10 anni fa Jesse Chandler sognò il padre che gli chiese di riprendere le fila della band. Accade oggi con una foto in copertina che ritrae proprio il padre di Jesse a Woodstock. E’ la prima volta che la band usa un produttore esterno (John Congleton), ma dai due singoli usciti possiamo garantirvi che la band suona al 100% Midlake e non tradirà gli aficionados dei dischi passati.
Pinegrove – 11:11 (28 gennaio 2022 per Raugh Trade)
Il nuovo album della band, che segue l’ottimo “Marigold” di appena due anni fa è stato autoprodotto dal gruppo, mentre il mix è arrivato da Chris Walla dei Death Cab For Cutie. Le premesse ci sono tutte, e pure un singolo di anticipazione.
Porridge Radio (in definizione via Secretly Canadian)
Una delle band rivelazione del 2020, in ascesa verticale ma frenata bruscamente dalla propagazione pandemica. Il loro secondo disco ha fatto parlare di sè e non c’è stata classifica che non li abbia visti protagonisti. Si mormora di un ritorno entro l’anno con la speranza di riuscire finalmente a vederli live.
The Reds, Pinks and Purples – Summer at Land’s End (4 febbraio 2022 su Slumberland)
Glenn Donaldson (Skygreen Leopards, The Art Museums) ha azzeccato il progetto giusto e portato i suoi The Reds, Pinks & Purples in cima all’olimpo dell’indie-pop. Tre dischi e un EP in due anni, la band non si è certo risparmiata e ha annunciato il quarto disco. Da quel che si legge, pare piacerà ai fan di Felt e Television Personalities.
Sea Power – Everything Was Forever (11 febbraio 2022 Cooking Vinyl)
Hanno perso il “British”, ma sono sempre loro e pronti a tornare con un nuovo disco onirico, cinematico, meraviglioso.
Sloan (in definizione murderrecords / Yep Roc)
Leggende del rock alternativo canadese pronte a tornare in scena per un nuovo episodio della loro rispettabilissima e onorata carriera.
Slowdive (in definizione su Dead Oceans)
Non fanno dischi dal 2017 ma sappiamo che stanno lavorando a un nuovo disco da molto tempo ormai, come confermato in recenti interviste dalla cantante/chitarrista Rachel Goswell. Stiamo a vedere…
The Smile (in definizione)
La nuova creatura di Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead e di Tom Skinner dei Sons Of Kemet pubblicherà quasi certamente nel 2022 il suo album di debutto. Per il momento è stato pubblicato un singolo che ci è piaciuto molto. Questo l’annuncio della band: “Ciao a tutti, ecco un aggiornamento per dirvi a che punto siamo con The Smile. L’album è quasi finito – siamo nella fase di scelta della tracklist, dove ci sono 6227020800 possibili ordini di brani. Fino a quando non sarà decisa la scaletta – ecco una canzone: si intitola You Will Never Work In Television Again.
Sonic Youth – In/Out/In (18 marzo 2022)
No, nessuna reunion purtroppo. Ma l’annuncio di questa nuova pubblicazione per la band simbolo del noise e dell’indie-rock americano ci ha fatto comunque saltare sulla sedia. Si tratta di cinque brani registrati durante i primi anni di carriera e mai resi pubblici. Ecco il primo:
Spiritualized – Everything Was Beautiful (25 febbraio 2022 su Fat Possum)
J Spacement, alias Jason Pierce, è una leggenda e sembra che non sia solo concentrato sulle ristampe ma anche su inediti che arricchiranno il catalogo dei suoi Spiritualized. Tantissimi i parallelismi con i fasti del 1997, dalle scatole di medicinali alla voce introduttiva che anticipa “Always Together with You” pronunciando il titolo del disco in questione. Un lavoro destinato a entrare nella storia di genere…
Spoon – Lucifer on the Sofa (11 febbraio 2022 su Matador)
Quasi 30 anni di attività e il gruppo di Britt Daniel arriva a dare alle stampe il suo nono disco. Dopo 5 anni di silenzio, ne sentivamo seriamente la mancanza. Scritto e registrato nella loro Austin, lo annunciano come uno dei dischi più rock’n’roll della loro carriera. Daniel lo descrive come “il suono del classic rock come lo scriverebbe un ragazzo che non ha mai considerato Eric Clapton”. Dal primo singolo possiamo dire che le influenze dei texani ZZ-Top sono più che rimarcate.
Superchunk – Wild Loneliness (25 febbraio 2022 su Merge)
Vere e proprie icone indie-rock, i Superchunk tornano per il loro 12esimo disco. Nella lista degli ospiti troviamo molte sorprese, da Sharon Van Etten a Mike Mills dei R.E.M. La stessa band lo presenta come un disco introspettivo scritto e suonato in un momento di grande difficoltà.
Verdena – America Latina – Music inspired by the film (28 gennaio 2022 per Jestrai)
Il ritorno della band bergamasca parte dalla pubblicazione della colonna sonora (strumentale) del film “America Latina” dei fratelli D’Innocenzo. Da tempo, però, si parla anche dell’uscita di un vero e proprio album di inediti, su cui aleggia ancora un certo mistero. Il 2022 sembra essere l’anno giusto.
Wet Leg – S/T (22 aprile 2022)
Non c’è dubbio che Chaise Longue sia stato il singolo indie che si è avvicinato di più al concetto di tormentone nell’anno appena passato. Dopo un iniziale rinvio, i Wet Leg hanno annunciato la data di pubblicazione del loro album d’esordio. Hype a mille!
Jack White – Fear of the Dawn / Entering Heaven Alive (8 aprile e 22 luglio 2022)
Pare che Jack White abbia scritto un sacco di nuova musica durante la quarantena. Tanto che pubblicherà non uno, ma due nuovi album nel 2022. Il primo, “Fear of the Dawn”, l’8 aprile. Il secondo, “Entering Heaven Alive”, seguirà il 22 luglio. Taking Me Back è il primo singolo estratto da “Fear of the Dawn”.
Yard Act – The Overload (disponibile per Island, ascolto sotto)
Si dice che il 2022 sarà l’anno degli Yard Acts, band post-punk di Leeds che con una manciata di singoli si è conquistata l’attenzione di tutti. Un mix di Art Brut e Rakes che ha come ingrediente principale la voce apocalittica del cantante James Smith. Attenzione massima a questo disco qui.
Manca qualche disco all’appello? Volete segnalarci i vostri preferiti? Scriveteci a indiezoneit@gmail.com e valuteremo se inserirli in questa lista.