Torna salvifica 5 Canzoni Bomba uscite questa settimana, la rubrica che vi segnala le 5 canzoni Bomba uscite questa settimana che vi siete persi e non avreste dovuto, o se non ve le siete persi non ci avete dato il giusto peso, o se ci avete dato il giusto peso avevate bisogno di questa rubrica per dire “ah, lo sapevo, non sono come il resto degli Italioti!”.

Se hai perso le 5 Canzoni Bomba uscite settimana scorsa puoi trovarle qui.

Insomma, ecco a voi le 5 Canzoni Bomba di questa settimana:

Diet Cig – Thriving

Quello che piace dei Diet Cig, duo newyorchese che si appresta a pubblicare il secondo disco, è la spensieratezza e l’innocenza di fare canzoni DIY come si faceva un tempo, senza essere ripetitivi o eccessivamente referenziali. Canzoni sull’amore e sul sesso, sull’essere giovani, sul fare festa con quella furia chitarristica e quella nenia melodica tipica dell’Alternative Rock anni 90 che ancora miete molte vittime.

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In Thriving la formula è iterata senza risultare noiosa con un maggiore occhio di riguardo verso la produzione di quanto si poteva notare nel debutto Swear I’m Good At This di 3 anni fa.

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Stephen Malkmus – What Kind of Person

Vogliamo essere al 100% sinceri? sicuri? va bene. Traditional Techniques è un disco strepitoso e sorprendente e sì, non ce lo aspettavamo. Terzo capitolo finale di un’ideale trilogia composta da Sparkle Hard coi Jicks e il tributo alle origini dell’elettronica di Groove Denied, questo disco si annunciava come una divagazione acustica realizzata con strumenti di folklore inusuali.

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Interessante, curioso, ma pur sempre un esperimento in attesa di nuove vere canzoni (magari nate dall’attesa reunion coi Pavement, visto che le esibizioni del Primavera Sound potrebbero essere a rischio). E intendiamoci, i primi singoli lasciavano prevedere così. Quello che troviamo a confezione spacchettata è un disco fatto di belle canzoni, belle nel senso scritte bene e suonate ancora meglio, belle perché belle e basta. Malkmus dimostra una dimestichezza con la materia acustica che forse non ci aspettavamo e che va a scomodare i grandissimi del folk. Questa What Kind of Person è una pillola di assoluta dolcezza che commuove sin dal primo ascolto.

Viagra Boys – Common Sense

EP a sorpresa per la band post-punk svedese, che promette di essere solo un assaggio di quanto ascolteremo nel corso dell’anno dalla band rivelazione della Scandinavia che ci ha fatto saltare col debut Street Worms. Non mancano i punti di forza dell’opera prima, quindi groove claustrofobici piegati su se stessi, il sax che travolge tutto, le liriche spinte. Si ascoltino Lick the Bag e Sentinel Island dallo stesso EP. Si trovano però elementi di novità, aperture più che ammiccamenti al mondo del pop ed è il caso proprio di Common Sense, una bella canzone a metà strata tra Simple Minds e Snow Patrol, scegliete voi. Però ha il sax che la rende più figa.

HAIM – The Steps

Quarta anticipazione del terzo disco delle HAIM, in uscita ad aprile. Ad essere sinceri sembra il più debole dei singoli già ascoltati, almeno a un primo ascolto, per quanto debole possa essere un brano delle tre sorelline. Del resto chiedere di più rispetto Summer Girl o Hallelujah è davvero da ascoltatori presuntuosi e viziati. Il tiro è più leggero e scanzonato, ma sempre caldo e risente dell’influenza che la piccola Danielle deve aver subito dalle collaborazioni su Father of the Bride dei Vampire Weekend. Anche qui mancano certi orpelli produttivi che ci fanno immaginare un disco più old school e classico di quanto fosse il poppissimo Something to Tell You. Segno di una maturità raggiunta o uno status acclarato di eroine della scena che possono iniziare a permettersi una certa libertà senza contraccolpi di fama? Chi può dirlo. Non sentirsi felici ascoltando queste canzoni è cosa dura.

Built to Spill – Life in Vain

Brevemente. Sanno tutti che i Built to Spill rilasceranno un disco tributo a Daniel Johnston. Questa è Life in Vain ed è giusto così, senza aggiungere troppe considerazioni. Buon ascolto.