Se vi aspettavate una sorta di continuazione del bellissimo “Keeping Secrets Will Destroy You” di due anni fa, della sua lacerante emotività condita dai soli strumenti acustici e senza batteria, allora forse rimarrete stupiti, ma sicuramente non delusi. Bonnie ‘Prince’ Billy torna infatti a giocare con una formazione più rock e con varie sonorità, cosa già fatta più volte in passato, senza però snaturare il suo personalissimo mix fra folk, americana e country degli Appalachi.
Chi invece non si è mai approcciato a questo artista, sappia che un suo vecchio brano, I See A Darkness, è stato inciso da nientepopodimeno che Johnny Cash, l’uomo in nero, e che tanto può bastare per entrare di diritto nei libri di storia della musica popolare statunitense.
Questo nuovo “The Purple Bird” si apre con un brano toccante sulla circolarità della vita, Turned to Dust (Rolling On), e affronta tonalità più cupe nel successivo London May. Bonnie si diverte come un pazzo in canzoni come Tonight with the Dogs I’m Sleeping o nel valzer di Guns are for Cowards, si rilassa nell’eterea ballad Boise, Idaho, e mangia la sabbia del deserto in Sometimes It’s Hard to Breath.
Spazio al romanticismo in One of These Days (I’m Gonna Spend the Whole Night with You), memtre ci si interroga con Is My Living in Vain? Il saluto è affidato alla gioiosa Our Home.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman