Mi sveglio alle soglie di settembre, stropiccio gli occhi e a leggo sui social network qualche status di chi odia l’autunno e vorrebbe ritornare a sguazzare nella pozzanghera di sudore dell’estate appena trascorsa. Prendo un caffè, bollente e provo a mettere in ordine i miei pensieri rovesciati sul comodino tra libri che non riesco a cominciare e riviste che non ho il coraggio di aprire. Cerco 7 motivi per amare settembre e provare a scrivere questo articoletto per convertirvi all’autunnismo ovviamente senza tralasciare la giusta colonna sonora per celebrare il vostro ammore con il mese più fico dell’anno. Se vi serve un hashtag a tutti i costi potreste anche usare #settembrez per fare il verso al matrimonio social che impazza per la rete. Sento un conato ma decido di ignorarlo.

Iniziamo dai, eccovi 7 Motivi per Amare Settembre:

# Viva la Libertà, Italiana, Felicità Puttana e altri imbarazzanti tormentoni estivi smetteranno di martellarti i timpani. Il tuo sistema nervoso era al limite, avresti presto rischiato una crisi epilettica in un luogo non consono compromettendo gravemente la tua reputazione.

# Pensaci, adesso puoi finalmente smettere di sforzarti a tirare dentro la pancia. Respira.

#Le Città smetterà di essere il set di “Io sono Leggenda” e finalmente tornerai a fare le tanto amate code ai tornelli della metropolitana dribblando vecchine e imbranati per guadagnare tantissimi mezzi secondi che a fine giornata ti permetteranno di fare la cacca con 40 secondi di vantaggio sui tuoi coinquilini.

#Niente più improbabili toga party e feste austrolopiteche per rimpire i locali senza motivi ma finalmente una bella lista di concerti da vedere. Come? Non li hai ancora segnati? National e Franz Ferdinand a Milano Rocks il 7 settembre, Julien Backer all’Ohibò, Ben Ottowell dei Gomez il 12 ottobre sempre all’ohibò e il fighissimo Donovan il 16 ottobre alla Santeria Social Club. Poi se volete guardare avanti direi di metterci anche Superorganism il 15 novembre al Magnolia. Noi li abbiamo visti qui e ci hanno gasato assai.

# Iniziano le dannate scuole e camminare per strada dopo le 8 di mattina ti darà la felice illusione di vivere in un mondo senza bambini chiassosi e maleodoranti adolescenti. 

# Al Cinema finalmente c’è qualcosa da vedere.

#ed ecco un elenco di motivi comuni, buonisti e abbastanza banali ma tutt’altro che trascurabili. Possiamo vederci con gli amici e raccontarci le vacanze, fare le foto con la luce più bella dell’anno, andare a raccogliere le castagne, si sta ancora alla grande all’aria aperta e ci si gode il bel freschetto della sera. 

Ed eccovi invece la compilation perfetta per manifestare il vostro grande amore per il Settembre. Ventidue canzoni meraviglione con super artisti. Si parte da quella pazzoide di Coleen Green che fa il verso agli Stone Roses con la sua ballata lisergica “I wanna Be Ignored”. Si prosegue con le nuove svalvolate acustiche del signor Dinosauro, J.Mascis che ritorna ai vecchi fasti acustici dei The Fog con questa See you at the Movies. Fermatevi sull’assolo, chiudete gli occhi e aspirate profondamente, lo sentite vero? Odora di Settembre come pochissime cose al mondo. Se vi sentite maledettamente sfigate, nulla di meglio che provare il nuovo disco di Anne Burch “Quit the Curse”, vero proprio antidoto umorale per le giornate uggiose. Da qui abbiamo preso questa “Asking for a Friend” disperata e malinconica a puntino. Fred Thomas, SaintSeneca e Goon Sax riconfermano senza indugi la propria cifra stilistica. Mi lascia piacevolmente stupefatto l’esordio di questa impronunciabile, Haley Heynderickx cantautrice cresciuta in Oregon da genitori filippini da cui ho estratto Bug Collector: ballata crepuscolare trasognante come la migliore Angel Olsen e minimale come un vecchio demo di Conor Oberst.  Orgasmico e ipnotico il nuovo lavoro di Jim James dei My Morning Jacket di cui abbiamo ampliamente parlato qui. Da segnalare la goduria cosmica della ballad In Case i Fall for you della svizzera Black Sea Dahu, una scoperta meravigliosa. E poi il debutto solista del cantante dei Veils, Finn Andrews il cui album è in arrivo prestissimo e dal singolo possiamo intuire il giusto disagio prodromo a un’ottimo lavoro. La compilation chiude con Melt dei Big Red Machine, il duo di Bon Iver e Aaron Dessner dei National. Il pezzo è il punto di fusione tra due realtà complesse e tortuose. Qui ne potrete leggere a profusione. Intanto potete tranquillamente sedervi sul divano o dove volete e ascoltare la nostra compilation. 

Buon settembre a tutti, anche a quelli che di solito non mi stanno tanto simpatici…tipo gli zarri o i figli di papà. Ciao.

a cura di Tum Vecchio