Direttamente dalla Svezia, un album che sembra una mostra tematica in cui vengono esposti dodici acquerelli ognuno rappresentante un mese dell’anno. Complete Mountain Almanac è il progetto ambizioso di Rebekka Karijord, cantante e strumentista autrice di tutti i brani presenti nell’omonimo album. L’ispirazione è data dal manoscritto intitolato appunto “Complete Mountain Almanac” della poetessa e artista visuale americana Jessica Dessner. Un ulteriore “aiuto” esterno è offerto dai due fratelli della Dessner, Aaron e Bryce (The National), nella tessitura musicale.
Ora immaginatevi di essere soli, immersi nella natura rigogliosa di una foresta vergine scandinava o nordamericana, il fuoco acceso per scaldarvi, canti religiosi di antiche tribù vichinghe o pellerossa in lontananza: questo è l’effetto dell’album. Interamente acustica, l’opera rende l’ascoltatore un viaggiatore stanco al calar della notte nell’iniziale January, un danzatore tribale in February, un sognatore rilassato in March.
Bellissima June con il suo riff pianistico a differenziarla dalle altre canzoni, solare August nella sua positività da accordi pieni, affascinante la sovrapposizione di versi ugolari in September. Meno riuscita l’imitazione di Enya in October. December chiude il tutto con il sussurro di note singole come foglie che cadono. Un album impegnativo, ma dal grande fascino.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman