A sei anni di distanza dal precedente “Defend Yourself”, i Sebadoh tornano con il nuovo “Act Surprised”, uscito per Fire Records. Lou Barlow ha ancora voglia di sperimentare e di comporre liberando il suo estro dalle rigide imposizioni di J Mascis (fresco di un album solista uscito lo scorso inverno). Lo fa insieme a Jason Loewenstein, con cui si divide la composizione dei quindici brani che compongono l’album.
Per gran parte del disco gli arrangiamenti sembrano venire direttamente dagli anni ’90. Al grunge straordinariamente intatto si alternano delle esplosioni punk, e qua e la si sente ancora l’eco dei Dinosaur Jr. In generale sembra che i brani non abbiano una vera e propria direzione, ma è evidente il salto di qualità rispetto al lavoro precedente.
La tracklist è un concentrato di energia e riff incalzanti, difficile trovare dei cali di intensità. Fool e Sunshine sono due colpi ben assestati da Barlow a metà del disco, e nel finale Reykjavic ha un respiro più folk. Medicate suona un po’ pop-rock alla R.E.M.
I veterani dell’indie-rock sono ancora in giro, e i Sebadoh non hanno paura di attingere dai suoni del passato. “Act Surprised” è un album denso e rumoroso, seppure illogico e poco lineare, che restituisce la brillante capacità compositiva di un Lou Barlow in ottima forma.
Mattia Sofo

Mi racconto in una frase: “Il segreto è il whiskey” (dopo aver ottenuto il foglio rosa)
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Alcatraz (Milano), Serraglio (Milano), Circolo Ohibò (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Doveva essere qualcosa di Ligabue.
Il primo disco che avrei voluto comprare: Pink Floyd – Atom Heart Mother
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Mi piace andare al cinema da solo.