Oggi è il 14 febbraio, il giorno dell’amore, delle coppie e delle cenette romantiche. Gli Humanoira ci salutano così, con il loro nuovo video che vi presentiamo in anteprima, San Valentino (per l’appunto!), che vede protagonista una coppia, sì, ma di vampiri, che fanno un picnic sorseggiando da sacche di sangue e cucinando categoricamente senz’aglio. Non ci potevamo aspettare altro da quella che è sicuramente una delle band più ironiche e ciniche della scena pop indipendente.
 

 
Dopo i primi due album abbiamo visto gli Humanoira condividere il palco con Giorgio Canali e il Teatro degli Orrori, finché non sono approdati al loro ultimo lavoro, “Sorrisi e Canzoni” (EP da cui è tratto San Valentino), che nasce come un concentrato dei loro maggiori punti di forza, rivisitati nella chiave di un pop più intimo. Ci mettiamo in cuffia quindi, sulla banchina della metrò, e facciamo partire queste cinque tracce, che vanno a creare un disco scorrevole, malinconico il giusto.
 
La voce di Riccardo ci catapulta in una quotidianità di problemi, di difficoltà, di piccole cose che dobbiamo affrontare tutti i giorni, strizzando l’occhio ad un universo che oscilla tra il reale e il fantastico. Un mondo completamente surreale, ma che ammicca alle nostre piccole personali esperienze. Le loro canzoni non si impongono a chi le ascolta, i testi non hanno pretese di insegnare o di trasmettere grandi messaggi universali, ma vogliono fare da sottofondo ai momenti più normali della giornata, che sono poi proprio quelli in cui abbiamo più bisogno di qualcuno o qualcosa che ci faccia compagnia e ci tenga a braccetto nella routine che si ripete settimana dopo settimana.
 
Woody Allen diceva: “Non è vero che vedo il bicchiere mezzo vuoto, lo vedo mezzo pieno, ma di veleno”. E forse è proprio questo velo di disillusa ironia e sarcasmo a farci piacere questo duo un po’ eccentrico, che ci fa sorridere con una semplicità quasi naïf sulle delusioni quotidiane.
 
Ne abbiamo parlato con loro.
 
 

Siete ironici, sarcastici e quasi surreali nelle vostre canzoni, ma nella vita reale come siete?

Nella vita reale cambia tutto. Siamo persone completamente diverse. Quasi austere. Alle domande di questa intervista ad esempio, stiamo rispondendo dal Worcester College, gustando del porridge e puntando i piedi verso il camino. Durante la pausa del Bridge.

Se doveste pensare ad un momento o ad un luogo in cui ascoltare il vostro EP, quale sarebbe?

Ovunque. Forse l’unico consiglio è quello di ascoltarlo da soli. Di non condividerne l’ascolto, per stabilire una sorta di intimità con esso. Crediamo sia un EP in grado di far riflettere, senza svenire in convenevoli. Vorremmo che “Sorrisi & Canzoni” portasse un sorriso e un’ipotesi per ogni pezzo che scorre. Che alcune parole, alcune frasi, che passano quasi inosservate, abbiamo bisogno di un rewind dopo pochi secondi… Un po’ come a dire : “Aspetta, che cazzo ha detto?”. “Sorrisi & Canzoni” dovrebbe essere come quell’amico che sdrammatizza su tutto, quello che ti fa vedere le cose con leggerezza, che ti strappa il sorriso mentre piangi, che ti dice che la vita va sempre e comunque avanti. Che la vita è meravigliosa, sempre.

Provate a proiettarvi in un film, qual è il primo che vi viene in mente e perchè?

Troppo facile. Qui non c’entra il disco, si tratta di noi, della coppia che siamo da anni e come interagiamo tra di noi. “Non ci resta che piangere”.

Diteci di voi, una cosa nuova, una cosa vecchia e una cosa diversa in voi e in questo disco rispetto al passato.

Una cosa nuova è che in questa intervista non ci è stato chiesto da dove viene il nome Humaniora, né se “Sorrisi & Canzoni” si riferisce alla famosa rivista Anni ‘80. E ve ne siamo immensamente riconoscenti. Quella diversa è che in questo EP siamo passati a una scrittura più diretta dei testi, meno criptica. C’è meno “paura che li legga la mamma” e più quotidiano rispetto a tutto quello che abbiamo fatto finora. Di vecchio non c’è niente… noi viviamo nel 3000 (sguardo tipo magnum di zoolander)… ops… Ironia! Torniamo al porridge.