Bergamo, 26 dicembre 2017
Come cancellare le sofferenze enogastronomiche post-Natale, se non con un bel concerto danzante? I New York Ska Jazz Ensemble sono una vera e propria istituzione nel mondo della musica in levare da ormai più di vent’anni. Questa settimana in quel di Bergamo hanno dimostrato che possono permettersi di fare un po’ quello che vogliono e che nulla sembrerà comunque sconveniente al loro pubblico.
La band sale sul palco del Druso in formazione ridotta con un ritardo di ben cinquanta minuti. La scusa? Il batterista sta male, ma non c’è alcun problema. A sostituirlo sarà infatti il chitarrista Alberto Tarin! Bene: si può iniziare lo show.
Un’ora e quaranta di festa contagiosa fra traditional jazz e amore puro per la musica jaimacana. Si susseguono quindi Take Five del Dave Brubeck Quartet ed Harlem Nocturne di Ray Noble e la sua orchestra, ma anche vari omaggi a Marley (Stir It Up in versione completa e brevi assaggi da Roots Rock Reggae e Get Up, Stand Up), alla “Rivers of Babylon” dei Melodians e allo ska inglese degli Specials (sempre adorabile sentire dal vivo l’immortale A Message to You Rudy). In mezzo, brani originali come Love and Affection o More Whiskey, miscelati al soul di Nina Simone (My Baby Just Cares for Me) e Otis Redding (Mr. Pitiful) o alla tradizione italica del Modugno di Nel blu dipinto di blu (Volare) e del Carosone di ’O Sarracino.
Tutto qui? No, c’è ancora il tempo per un encore tutto rock durante il quale il leader Freddie “RockSteady” Reiter ricorda il compianto Tom Petty con una versione simpatica, seppur alquanto stonata, del classico degli Heartbreakers Learning to Fly. Ormai è l’una di notte ed è ora di tornare a casa nella nebbia, ma rimane il ricordo di una bella serata estiva nel bel mezzo dell’inverno lombardo.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.