Masha Qrella è la tipica musicista berlinese, si porta dietro lo stile artisticamente contaminato di questa città. Nella sua musica si possono ascoltare diversi generi ma soprattutto l’ electro/indie che caratterizza il sound ricercato dal suo ultimo lavoro Keys. Quarto lavoro completo per la musicista, la quale ha avuto il privilegio anche di creare le musiche per alcuni film indipendenti tedeschi che le permisero di mantenere la sua carriera artistica a certi livelli ed a farsi conoscere anche fuori dall’Europa, precisamente il New York Indipendent Festival programmerà il suo video DJ (dedicato al suo dj/produttore Hannes Lehmann) in Times Square, all’interno della kermesse cinematografica.
Keys la canzone che da il titolo all’album, è una canzone sensuale ed è cantata con una voce leggera e maledettamente sexy; così al contrario lo è Simple Song che esprime il concetto opposto alla canzonetta frivola, nonostante la melodia leggera, con un assolo di chitarra finale che merita essere ascoltato; Sicily e Bogotà ci fanno inizialmente pensare ad un immaginario esotico, ma il lavoro che c’è dietro è proprio il contrario.
Il dualismo tra l’immagine delle cose e la loro realtà che spesso è totalmente opposta, forse è un po’ il filo che collega tutte le tracce dell’album Keys e che direttamente si collega con la città natale di Masha, ovvero Berlino: le tracce sono costantemente un richiamo alle atmosfere elettroniche tedesche, ma non quelle allegramente pesanti da impasticcati, ma quelle che ti portano a pensare ad una Berlino grigia, con la pioggia, dove non ci sono scambi di sguardi, ma l’atmosfera rimane piacevolmente rilassata e gradevole. E questo è l’ossimoro di questa città grigia, ma piena di vita al suo interno, fredda fuori ma, scoprendola, con un fuoco dentro che ti sorprende.
Federico Trevisani

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.