Always Ascending è il nuovo disco dei Franz Ferdinand in uscita il 9 febbraio 2018. Dieci nuovi brani pronti a traghettare la band verso una nuova vita. Registrato ai RAK Studios di Londra e ai Motorbass di Parigi sotto l’occhio vigile del produttore francese Philippe Zdar (Cassius, Phoenix, The Beastie Boys). L’incredibile affinità tra Zdar e band sprizza dal groove di ogni brano: Always Ascending mostra i Franz Ferdinand (Alex Kapranos, Bob Hardy, Paul Thomson Julian Corrie e Dino Bardot) allargare i loro orizzonti nella maniera esuberante ed euforica che Alex Kapranos ha definito ‘simultaneamente avveniristica e naturale’.
Ad accentuare questo nuovo french-touch, il nuovissimo singolo “Lazy Boy”…appena lanciato.

Se ascolti Kapranos parlare dei brani percepisci buonissimi vibrazioni. Dice si sentirsi parte di una tradizione di cantanti che comprende David Bowie, Bryan Ferry, Scott Walker, Jacques Brel, Jacques Dutronc. “È un disco meno rock’n’roll e meno purista, più europeo…fragile. Più teatrale, sì, perché nasce dalla coscienza che se sei un vocalist vuol dire che sei anche un performer”. L’influenza del Duca Bianco comprende anche i testi. “Una delle cose che mi sono sempre piaciute di lui è che molte sue canzoni sono scritte da una prospettiva di alienazione. E in un certo senso molti pezzi di quest’album come ‘Finally’, ‘The Academy Award’ o ‘Slow don’t kill me slow’ hanno a che fare con l’alienazione, o meglio con la nostra risposta all’alienazione”. E così nel 2018 i Franz Ferdinand cantano d’amore e morte, alienazione digitale e scontro fra ottimismo e pessimismo, incidono un elogio ballabile alla pigrizia in un ritmo in 5/4 e nella title track s’ispirano alle figure impossibili di Escher e all’illusione acustica di accordi che sembrano salire all’infinito. “Gli accordi che non trovano mai una risoluzione sono una metafora del conflitto”, spiega Kapranos.
Sarà possibile ascoltare live i nuovi brano il prossimo 15 marzo all’Unipol Arena di Bologna.

Qui lo scorso singolo Always Ascending

a cura di Tum Vecchio