Arrivato a più di tre decenni di carriera musicale, pur non avendone alcun bisogno, John Frusciante continua a stupire mantenendo a livelli altissimi il suo personale equilibrio fra musica per le masse (quella che è fortunatamente tornato a fare recentemente con i compagni di una vita Red Hot Chili Peppers) e sperimentazione pura. Anzi, forse come mai prima d’ora, Frusciante si lascia trasportare completamente dal suono (persino la componente musicale qui è del tutto superata) regalando all’ascoltatore il suo album di più difficile ascolto all’interno di una variegatissima e non sempre semplice discografia.
Le fasi che lo hanno visto protagonista sono molteplici, è quindi d’obbligo un veloce ripasso che sia utile ai meno (o ai non) adepti al suo culto. Durante la pausa dai Peperoncini, negli anni Novanta, uscirono due album strazianti all’insegna di un anti-folk acerbo ma vivissimo. Con il rientro nella formazione losangelina, si dedicò a progetti maggiormente coesi dove l’esplorazione della musica rock raggiunse ogni angolo possibile di quello specifico universo grazie alla pubblicazione di ben quattordici lavori in un decennio fra collaborazioni e album da solista. Fra il 2010 e il 2020 c’è stata invece la svolta elettronica, che ha portato a sua volta a una notevole quantità di uscite discografiche (quattordici) fra clubbing e sperimentazione.
Oggi l’ex ragazzo prodigio della chitarra si abbandona invece a una personale visione dell’ambient costruita su lunghissimi drone spesso all’interno di uno spettro sonoro di difficile ascolto per l’orecchio umano. Folle o genio? Sicuramente un artista enorme.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman