Ieri sera il Fabrique, scatolone post industriale pieno come solo per le grandi occasioni, ha ospitato l’unica data italiana del tour mondiale della reunion degli At The Drive In. Sedici anni che i fans aspettavano questa data, tanti ne sono passati dalla pubblicazione del terzo ed ultimo album “Relationship of Command”, vero e proprio capolavoro della generazione urlatrice ma con un’anima.
Come ripagare cotanta pazienza? Con uno show al fulmicotone di un’ora e venti zeppo di energia, sudore ed attitudine in cui i nostri (da pochissimo orfani del chitarrista Jim Ward, prontamente sostituito per questa tournée da Keeley Davis, già con lui negli Sparta) hanno estrapolato il meglio del loro repertorio privilegiando il già citato addio del 2000 (da cui sono stati suonati ben nove brani) oltre che ad un’accurata selezione dal passato rappresentata dall’accoppiata “In / Casino / Out” / “Vaya EP” e dimenticandosi delle origini vere e proprie del ’94 / ’97.
Il concerto corre liscio e sembra proprio di essere un po’ tornati negli anni Novanta con la consapevolezza però che un buon decennio di Mars Volta ha cambiato / maturato l’accoppiata Cedric Bixler Zavala (voce) / Omar Rodrigez-Lopez (chitarra), oggi più psichedelica ma pur sempre grezza e feroce.
…e allora come non emozionarsi per la melodia di “Napoleon Solo”, gli strumentali di “Enfilade”, i controcanti di “Quarantined” o il pogo massiccio su “One Armed Scissor”?!
Noi aspettiamo un nuovo album, il primo dopo tanto, troppo tempo, sapendo però quanto questa band sia a tutt’oggi nel pieno della maturità!
Unica pecca i suoni della tripletta iniziale: non si può aspettare un quarto d’ora (e che quarto d’ora!) perché il fonico faccia il suo dovere…
SCALETTA: Arcarsenal / Pattern against User / Sleepwalk Capsules / 300 Mhz / Cosmonaut / Lopsided / Invalid Litter Dept. / Enfilade / Metronome Arthritis / Proxima Centauri / Quarantined / Catacombs // Napoleon Solo / One Armed Scissor
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.