Come avrete sicuramente visto dalla nostra attivissima pagina facebook, anche quest’anno sono stato al Primavera Sound. Parlando di numeri il festival ha raggiunto il suo apice con oltre 200 mila biglietti staccati e 55mila presenze giornaliere, un meraviglioso putiferio di concertini in cui perdersi con gran sollazzo dell’animo. Quest’anno ho provato a fare i compiti a casa e arrivare preparato a dovere con una compilation propiziatoria ma si sa le cose più belle e più vere sono proprio quelle #unexpected. E così anche a sto giro mi sono lasciato sorprendere. Non per caso, il tema centrale di questa edizione sono stati proprio i concerti a sorpresa annunciati tramite l’app ufficiale a poche ore dagli eventi stessi. E così mi è capitato di vedere: Arcade Fire il giovedì, Mogwai il venerdì e Haim il sabato.
Eccovi le 13 band top che ci hanno lasciato sotto al palco, ribaltati come le tartarughe di Mario Bros. Potrete rivivere le stesse emozioni con i video sotto e ribaltarvi a casa vostra o dove volete voi. Ciao.
♥♥♥♥♥ Hamilton Leithauser @ Pitchfork
Ci ha pensato da solo a raccontarsi come si deve (24:08 del video sotto)
New York City Lost Souls Wondering Around Songs. Così l’ex fronte degli Walkmen si definisce. Cannonate soul-folk per anime fragili senza mai la paura di sporcarsi nel fango dei suoi tormenti… fino allo sfinimento…rotolando, rotolando…
♥♥♥♥♥ William Tyler @ Pitchfork stage
Un pittore nel deserto, colora il vento gelido e lo trasforma in carezze capaci di levarvi l’inutile impiccio della gravità. Devi crederci.
♥♥♥♥♥♥ Slim Cessna’s Autoclub @ Teatro CCCB
Mai visto nulla del genere: santità psychedelica. La resurrezione dei 16horsepower e la tua pelle che si alza di parecchi centimetri. Difficilissimo non urlare.
♥♥♥♥ Afghan Whigs @ Rayban
Eleganti e potentissimi al contempo come poche band al mondo. Stile.
Qui con Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo ed Ed Harcourt…da paura.
♥♥♥♥♥ Operators @ Pitchfork
Oscurità californiane e ossimori possibili ai confini di ogni forma d’immaginazione. Come se Matt Pond Pa facesse le cover dei Joy Division. Non a caso però.
♥♥♥♥♥♥ Marley Bloo @ Primavera pro
Una piccola incantevole Ani DiFranco Sudafricana con una voce spaventosa…ai limiti del razionale. Da ascoltare e riascoltare per l’eternità.
♥♥♥ Mistery Lights @ Primavera Pro
Mi hanno fatto venire in mente i 22’20s che jammano con gli Allah-Las e più ci penso più non saprei definirli diversamente. Cavernicoli digitali impazziti.
♥♥♥♥ Local Natives @ Primavera
Ormai Garanzia assoluta per la Devianza con la D maiuscola. Posso raccontarvelo? Non credo…
Qui sotto osano molto con una cover di Kanye West
♥♥♥♥ Billy Carter @Primavera Pro Stage
Spassoso trio Koreano come solo il vecchio rhythm & blues sa essere. Senza dubbio una delle cose più fighe che avreste potuto scoprire qui a “risvoltino land”
♥♥♥♥♥♥ Pinegrove @ Pitchfork alle 4 am
Bellissimo sapere che al mondo di oggi ci sono ancora 4 ragazzini così che si chiudono in garage a scrivere musica così. Sbilenchi come certi Pavement, dritti negli abissi dell’emo-ruock. Lacrimamos. Godeteveli tutti fino all’ultimo secondo.
♥♥♥♥♥ Teenage Funclub @Primavera stage
Tutta la musica che ci piace in una sola band e in un solo set. Sorrisi e lacrime sotto a un palco gremito di cuori infranti. Un branco di lupacchiotti spellacchiati che ulula alla puesta del sol…
♥♥♥♥♥♥ Arcade Fire #Unexpected concert
Una sorpresa con la S maiuscola. Suonano oltre un ora e ti lasciano incantato con la stessa forza degli esordi. Presentano il nuovo singolo Everytjing Now e capisci subito dove andranno a parare con la prossima mossa…sarà scacco matto. senza indugio.
♥♥♥♥♥ Shellac @ Sala Apolo
In un teatro di legno gremito a tappo di teste sudate Mr. Steve Albini & co suonano un set che soffoca. Ti lasciano esangue in una un apnea di distorsioni e stop & go senza sosta. Un vortice di schiaffoni che ha fatto la storia e continua a volerne ancora e ancora e ancora. Punto.
mettiamo un video dell’anno scorso in attesa di caricarne uno di quest’anno. Tanto rende comunque l’idea e sticazzi.
Tum

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.