Lawn – God Made the Highway: recensione

Lawn, il duo indie rock di New Orleans, ritorna con *God Made The Highway*, il quarto album che segna una nuova fase del gruppo. Se nei dischi precedenti il loro suono sembrava più legato alle radici del post-p...

NewDad – Altar: recensione

Se la musica fosse una mappa, Altar dei NewDad sarebbe la rotta che segna la distorsione tra il passato e il futuro, il sogno e la realtà. Con questo secondo album, la band di Galway non fa altro che alzare la ...

Big Thief – Double Infinity: recensione

I Big Thief sono tornati. E questa volta non si accontentano di accarezzarti l’anima: la vogliono scorticare, accendere, rimettere insieme. Double Infinity non è solo un album, è un’esperienza spirituale che ti...

Lucrecia Dalt – A Danger to Ourselves: recensione

Ci sono album che nascono da esperienze di vita ordinarie, e poi c'è A Danger to Ourselves di Lucrecia Dalt. Un disco che nasce dalla caduta, quella letterale, fisica, che ha arrestato il battito del suo cuore ...

Winter – Adult Romantix: recensione

C’è una linea sottile che separa il sogno dalla memoria, e Adult Romantix, il nuovo disco dei Winter, la attraversa con passo lieve, come una bicicletta che scende in velocità lungo un viale alberato alle sette...

Deftones – Private Music: Recensione

È incredibile che siano passati trent’anni dal primo vagito discografico dei Deftones, da quella forza ed emotività fuse insieme che ne hanno fatto il figlio più bello, leggiadro e qualitativamente duraturo...