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Liima – ii: recensione

Liima-ii coverLiima è quello che potrebbe essere definito un gruppo quasi nato per caso: sono 4 artisti che provengono da due gruppi diversi, uniti per produrre una serie di canzoni per un festival finlandese, e che non si sono più allontanati, non si sono più staccati. Un collante fatto di passioni comuni e voglia di scoprire nuovi orizzonti li ha tenuti assieme. Liima, infatti, è un termine finnico per identificare la colla. Dove in Finlandia non viene affatto usata per sniffarla, ma per mantenere legati tra di loro vari componenti.
In questo caso, i 4 dei Liima si sono avvicinati sperimentando un suono particolare, composto da una strumentazione abbastanza ridotta: sintetizzatori, drum machine, un basso e la voce spesso è campionata, portando alla creazione dell’album ii, che non è un errore di battitura ma è proprio il titolo.

Tra le canzoni che più mi sono ascoltato c’è Amerika, con la K – quindi polemica azzeccata in questo periodo pre-elettorale – e la contrastante Russians, che inizia con una marcia electro, dove la voce si fonde nelle tonalità molto “Bono Voxizzanti” classiche del leader degli U2. 513 oltre all’elettronica, pompa un suono alternato da cori molto finlandesi, samples, che le danno un tocco classicamente nord europeo. Mentre You Stayed in Touch with the Wrong Guy ha un titolo che già ti prepara a qualcosa di aggressivo, ma non è altro che un’altra ottima canzone dai sapori elettronici tipici dell’intero album. Mentre infine Roger Waters ti prepara con un intro che ti porta alla mente una di quelle battaglie spaziali dei vecchi giochi elettronici.

La sperimentalità di una band finnica/danese riesce a trovarci impreparati, nel senso che non avremmo attualmente band di questo calibro, che potessero essere comparate, a livello di particolarità di suoni ed a livello di esperienza: senza nulla togliere ai Paesi nordici, spesso ci aspettiamo prodotti simili da UK o USA. Ovviamente in Italia stiamo ancora al pop adolescenziale che però ci ostiniamo a chiamarlo Indie, altrimenti, non ci sentiremmo alla moda.

Passeranno anche dall’Italia: l’8 giugno saranno al Beaches Brew (Ravenna); il 9 al Spilla Festival (Ancona) e il 10 al Quirinetta a Roma. Sarebbe da tener d’occhio i loro passaggi nel Bel Paese.

Federico Trevisani