Ritorna “5 canzoni bomba uscite questa settimana”, la rubrica settimanale in cui vi segnaliamo i cinque migliori brani pubblicati negli ultimi giorni. Buon ascolto!

 

The Flaming Lips – Flowers of Neptune 6

Dopo pochi mesi dalla pubblicazione dell’album collaborativo Deap Lips, i Flaming Lips tornano a fare le cose da soli, ma non troppo. Infatti Dave Fridmann torna a sedersi in regia e produce un brano trasognante con una dolce melodia, da cui sgorga una rassegnazione verso i tempi di oggi. Emblematico a tal proposito il video in cui un Wayne Coyne avvolto dalla bandiera americana passeggia (anzi fluttua nel solito pallone) tra incendi boschivi. Un’immagine nemmeno troppo metaforica di questo momento.

 

Orville Peck – No Glory in the West

Questo nuovo singolo del cowboy mascherato del Canada sarà inserito insieme al precedente Summertime nel prossimo EP intitolato “Show Pony”, in uscita tra un paio di settimane per Columbia. Se in Summertime ritrovavamo quello shoegaze country del disco di debutto, in questa No Glory in the West Orville Peck si spoglia di tutto, eccetto maschera e chitarra. Un brano che a un primo ascolto (ma anche a un secondo) ricorda il Johnny Cash dell’era Rick Rubin, sia per tematiche che per sonorità. Il merito gli viene riconosciuto e confermato: svecchiare la country music da alcuni cliché e aggiornarlo all’anno corrente.

 

Protomartyr – Michigan Hammers

Anche i Protomartyr danno un nuovo assaggio della loro prossima pubblicazione ufficiale, “Ultimate Success Today”, in uscita a luglio per Domino. La copertina raffigurante un asino violaceo su sfondo azzurro ci ricorda quanto i Protomartyr fossero mancati, anche a livello visivo. Ma non si giudica un libro dalla copertina, figuriamoci un album. Le chitarre frizzano e sferragliano su una ritmica isterica, strumentazione quasi folk-core che sorregge infatti una lirica che decanta miti e leggende del Michigan, in un turbinio di tematiche ancestrali di lotta tra bene o male, morte e resurrezione, gioia e dolore. Le premesse per un gran disco sono gettate.

 

GINEVRA – SCONOSCIUTI

La nuova traiettoria della torinese Ginevra si illumina con questa SCONOSCIUTI (comunque la moda dei caps lock io fatico a capirla). Breve recap: Ginevra, dopo un po’ di gavetta, l’anno scorso pubblica il suo EP “Ruins” e fa parlare di sé, addirittura a livello internazionale. Nonostante il buon riscontro, decide di switchare all’italiano per meglio arrivare al suo pubblico più limitrofo, e per me questa è sempre una grande scelta. Se ci si aggiunge che il sound si fa più muscoloso, come a voler sottolineare la presa di coraggio lirica, allora non possiamo che ritenerci soddisfatti del nuovo capitolo del talento locale. Il pezzo melodicamente fa drizzare sin da subito le orecchie, fa chiudere gli occhi e ci fa sognare un’estate che non sappiamo se ci sarà. Un pezzo semplicemente bello da far carte false per sentire più spesso nel nostro panorama. Ah, se questa la remixano…

 

Giorgieness – Maledetta

Rimaniamo in ambito cantautrici italiane per chiudere con il nuovo singolo della più navigata Giorgieness. Dopo due album convincenti e altrettanti anni di assenza discografica, Giorgia D’Eraclea torna a pubblicare musica e lo fa smussando alcune spigoli (in verità sempre apprezzati in quanto core del progetto) con un brano che, non lo si prenda come critica, per i primi versi ci fa curiosare tra i crediti per controllare che non ci sia la firma di Luciano Ligabue (soffiatevi la puzza da sotto il naso, io un altro pezzo come Gli ostacoli del cuore lo sto ancora aspettando). Poi dal bridge all’arioso ritornello in poi il dubbio scompare e ci ritroviamo a fare i conti con una canzone ben scritta e ancor meglio arrangiata. Ascoltandola è impossibile non immaginarsi là, sotto il palco della collinetta del Mi Ami in una giornata grigina di fine maggio con un braccialetto al polso e una birra in mano.

A cura di Andrea Fabbri