Ieri sera Milano ha avuto l’onore di ospitare una leggenda vivente del rap e della cultura hip hop: Grandmaster Flash. Al Circolo Bellezza, in una location intima ma traboccante di energia, si è svolto uno dei dj set più attesi della stagione, “The 4 Elements of Hip Hop”, che ha visto il celebre dj newyorkese tornare alle radici di un movimento che ha definito non solo la musica, ma anche un’intera cultura globale.

Sold Out e Atmosfera Unica

Il Circolo Bellezza era sold out da settimane, un segno evidente dell’attesa che precedeva il ritorno di un pioniere dell’hip hop. La folla, composta da appassionati di tutte le età, dai veterani del rap agli adolescenti che si sono avvicinati a questa musica più tardi, ha risposto presente in massa. Sin dal primo ingresso, si respirava un’atmosfera unica: la storia della musica era sul punto di essere scritta sotto i nostri occhi.

L’energia era palpabile già prima che Grandmaster Flash prendesse posto alla consolle. I ritmi dei dj locali hanno scaldato la pista, ma è stato quando la leggenda è salita sul palco che la magia ha preso il sopravvento. La sua presenza magnetica ha subito preso il controllo dell’intero spazio. La gente era pronta per un viaggio che avrebbe celebrato i 4 elementi che hanno reso grande l’hip hop: il DJing, il rap, il writing e il breakdancing.

Un Inizio Emozionante: Omaggio alle Leggende

Con un’incredibile capacità di coinvolgere il pubblico, Grandmaster Flash ha aperto il suo set rendendo omaggio alle leggende del rap che ci hanno lasciato. Ha parlato con rispetto e affetto di figure fondamentali come Tupac Shakur, Biggie Smalls, Lisa Lopes delle TLC e tanti altri, ricordando il loro impatto non solo sulla musica, ma anche sulla cultura hip hop. Ogni nome che pronunciava era accolto da un applauso scrosciante, e il pubblico sembrava essere in uno stato di riverente silenzio, come se stesse ascoltando un maestro che insegnava la storia della musica a una platea che sapeva di stare vivendo un momento storico.

Questa introduzione è stata solo il preludio a ciò che sarebbe stato un set potente, pieno di vibrazioni autentiche e intriso di energia pura. Grandmaster Flash ha voluto ribadire un concetto fondamentale: l’hip hop non è solo un genere musicale, è una cultura che non smette di evolversi e che continua a rimanere viva, nonostante i cambiamenti del tempo.

Il Funk degli Anni ’70 e lo Scratch

La leggenda del DJing ha poi iniziato a mixare un repertorio che ha affondato le radici nel funk degli anni ’70, un’epoca che ha influenzato profondamente l’evoluzione dell’hip hop. Tra i groove più potenti e pulsanti di quei tempi, Grandmaster Flash si è scatenato con il suo inconfondibile scratch, facendo parlare i vinili come solo lui sa fare. Le sue mani hanno danzato sulla consolle con precisione chirurgica, incantando la folla con la sua abilità tecnica che, dopo 52 anni di carriera, non ha mostrato il minimo segno di cedimento. Lo scratch, che è sempre stato il cuore pulsante della sua arte, ha reso ogni traccia unica, come se la musica stessa stesse raccontando una nuova storia ogni volta che veniva tagliata e riproposta.

Rap Classico e Momento di Massima Energia: Jump Around e Jump

Il viaggio musicale è proseguito attraversando le varie epoche del rap, da J Dilla a 50 Cent, passando per momenti che hanno segnato la storia del genere. La folla ha risposto con entusiasmo ad ogni hit che partiva dalla consolle, con le braccia alzate, i sorrisi e i corpi che si muovevano all’unisono. Tuttavia, il momento di massimo fomento si è raggiunto quando i primi bassi di Jump Around degli House of Pain hanno iniziato a rimbalzare nell’aria. Il pavimento tremava letteralmente sotto i salti sincronizzati della folla, un’onda di energia che ha travolto ogni singolo spettatore.

Ma non era finita qui. Flash ha poi lanciato Jump dei Kriss Kross, un altro classico che ha fatto esplodere di gioia il pubblico. Ogni battito sembrava amplificato dall’adrenalina che permeava la sala. I breakdancer, già presenti tra la gente, hanno dato vita a performance improvvisate, esibendosi tra la folla, al centro della pista. La loro danza, simbolo di uno degli aspetti fondamentali dell’hip hop, ha aggiunto un tocco di energia visiva, elevando ancora di più l’esperienza di una serata che non era solo un dj set, ma una vera e propria celebrazione della cultura hip hop.

Una Lezione di Rap

Quello che ha reso il set di Grandmaster Flash davvero speciale è stato il suo approccio da maestro. Non si è trattato solo di suonare musica; si è trattato di un racconto, un percorso attraverso la storia del rap, dove ogni canzone e ogni scratch avevano un significato profondo. Con oltre cinque decadi di carriera, Grandmaster Flash non è solo un DJ, è una sorta di archivio vivente di storie, emozioni e lezioni da imparare.

Alla fine del set, mentre il pubblico urlava e acclamava, si è avuto la sensazione che la serata fosse stata qualcosa di più di un semplice evento musicale. Era una lezione, un’esibizione di tecnica, ma anche di passione. Grandmaster Flash, nonostante gli anni che passano, ha dimostrato di avere ancora tanto da insegnare, non solo sul piano tecnico, ma anche su quello umano. L’hip hop, come lui stesso ha sottolineato, è una cultura che non muore mai. E ieri sera, al Circolo Bellezza, è stato chiaro che quella cultura è più viva che mai.

 

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