Milano, 24 marzo 2025
Siamo stati alla data milanese del “Luntano ‘a te Tour” di Gnut, all’Arci Bellezza. L’ultimo passaggio meneghino del cantautore napoletano risaliva al 2023, durante il tour che promuoveva “NUN TE NE FA’” (2022), album pubblicato per Beating Drum, l’etichetta di Piers Faccini.
Questa volta il pretesto è il nuovo singolo Luntano ‘a te, prodotto sempre da Faccini e accompagnato dagli archi di Mattia Boschi (violoncello) e Marco Sica (violino), con cui Domestico condivide anche il palco di un Bellezza pieno e sold out.
In apertura il cantautore Matteo Passante, che insieme alla chitarra di Marco Vismara scalda il pubblico con le sue storie cantate, mentre il pubblico gremisce la sala. Sono più o meno le 21:45 quando sul palco salgono Boschi e Sica, gli archi introducono Gnut, che arriva poco dopo insieme all’inseparabile Ciaccarella (la sua chitarra, ormai amica fidata di chi segue Claudio).
Il concerto inizia da I’, traccia che apriva “NUN TE NE FA’”. Gnut presenta i due compagni di viaggio, “si sono conosciuti in studio quando abbiamo registrato Luntano ‘a te, pensavo si conoscessero da vent’anni… è nato un amore”. Ed effettivamente la grande intesa è palpabile, i due si guardano spesso, divertiti, durante l’esecuzione dei brani e soprattutto delle code.
Gnut è come sempre un narratore delicato, suona come un solleticatore che tiene sospesi, tutti immersi nei suoni e nella poesia della sua lingua. Più volte il pubblico lo accompagna cantando con lui, che alterna tracce più recenti a brani che ormai anno una certa età, ma sembrano invecchiare molto bene.
Sul finale di Non è tardi Claudio gioca col violino di Sica, piccoli inseguimenti che portano alla magica atmosfera di Credevo male. Dopo Colpa mia escono tutti per qualche secondo, ma la finta era già stata annunciata da Gnut, che infatti torna per un breve ma sentitissimo bis. Apre con L’ammore ‘o vero e a un certo punto il coro del pubblico è talmente forte che lui smette di suonare, visibilmente emozionato, per cantare il testo insieme alla sala.
A chiudere una scaletta apparentemente scivolata via in un baleno c’è Nu poco ‘e bene, ancora una volta partecipatissima, un inno collettivo di serenità che lascia l’animo pulito prima di tornare per strada. Poter ascoltare Gnut dal vivo è sempre una grande opportunità, c’è bisogno della sensibilità delle sue canzoni e Milano lo sa, sa cantare in napoletano quando vuole.
Mattia Sofo

Mi racconto in una frase: “Il segreto è il whiskey” (dopo aver ottenuto il foglio rosa)
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Alcatraz (Milano), Serraglio (Milano), Circolo Ohibò (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Doveva essere qualcosa di Ligabue.
Il primo disco che avrei voluto comprare: Pink Floyd – Atom Heart Mother
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Mi piace andare al cinema da solo.