L’hype di Giorgio Poi è iniziato appena uscito il video di Niente Di Strano, con un Luca Marinelli protagonista che da subito ha conquistato il cuore di ogni donzella reduce dall’innamoramento post Lo Zingaro di Jeeg Robot. Il video ha anticipato l’album di esordio del cantante, Fa Niente, uscito il 10 febbraio per Bomba Dischi e Universal.
Al primo ascolto risulta straniante rispetto a quello che siamo abituati a sentire ultimamente, sembra un Calcutta dalla voce metallica che cerca una via alternativa all’indie italiano. In realtà poi, più lo ascolti e più te ne innamori.
È un album che è a metà tra la scena internazionale e quella italiana, rispecchia esattamente la ricerca autoriale del cantante tra Londra – iniziata con la band Vadoinmessico prima, e Cairobi poi – e l’Italia. Crea un impianto originale e integrato tra la tradizione cantautorale e compositiva nostrana e quella sonora cruda e psichedelica europea.
L’influenza melodica è chiaramente da ricondurre alla musica italiana degli ’80, a Lucio Battisti, che compare soprattutto in Acqua Minerale e nel brano di apertura del disco L’Abbronzatura, dove ci perde in gesti quotidiani, dettati da una malinconia tipica della tanto cantata fine dell’estate (“l’inverno fa paura, ci sbronziamo per mandare via l’abbronzatura”). Ma non si limita alla pura musica italiana del passato, Giorgio Poi riprende anche il pop psichedelico, quel psych-pop alla Mac DeMarco e alla Tame Impala, fatto di accordi distorti, riverberi e scale discendenti.
Le nove tracce di Fa Niente sono caratterizzate da suoni nostalgici e distorti, ognuna delle quali è un racconto del quotidiano, dove è possibile fuggire e allo stesso tempo ritrovarsi. Brani costruiti su piccoli dettagli in cui perdersi: dal bar coi gabbiani in sottofondo in Tubature all’odore della ruggine al sole ne Le foto non me le fai mai, dal cuscino, il dentifricio, la sveglia, la macchina friggitrice, il cuoco ubriaco in Paracadute alle righe della mano ricalcate dalla penna in Doppio nodo.
I due primi estratti Tubature e Niente Di Strano sono stati delle degne e gustose anticipazioni.
Niente Di Strano è il brano più innovativo dell’intero disco con una sua dinamicità e originalità che si distacca dagli altri sia nella composizione sia nella sonorità.
Fa Niente è un disco con un certo equilibrio stilistico, che è riuscito a far confluire influenze diverse, una tradizione cantautorale e sonorità di tendenza. È un album fatto di ballate pop e psichedeliche che trascinano in un mondo romantico, malinconico e nostalgico, facendoci perdere così in una normalità che ci ingloba: dal dentifricio alle stagioni.
Stefania Fausto
Ecco le prossime date del tour:
03 marzo 2017 – Milano Serraglio
04 marzo 2017 – Bologna Covo Club
11 marzo 2017 – Marghera (VE) CS Rivolta
18 marzo 2017 – Montelupo Fiorentino (FI) –
INDIE IS AGIO // Raduno Diesagiowave 3.0 – Ottobit
23 marzo 2017 – Firenze Combo Social Club
24 marzo 2017 – Roma Quirinetta
25 marzo 2017 – Torino Officine Corsare
30 marzo 2017 – Monopoli (BA) Dirockato Winter
01 aprile 2017 – Napoli Lanificio 25
23 aprile 2017 – Genova Supernova Festival
25 aprile 2017 – Padova En Plein Air – Anfiteatro del Venda
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Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.