L’estate sta finendo, pare. Anche quest’anno sei qui, sopravvissuto illeso o quasi all’obbligo morale di doverti a tutti i costi divertire, rilassare, vedere i posti fighi e far vedere a tutti quello che hai fatto, visto, detto, sentito o spiato. Che figata! Un Panopticon fatto di condivisioni, commenti, pollici alzati, gelati, gelatini, pollici in culo, granite, granitine, selfie, selfoni, momenti verità, carote, mari, montagne, zucchine, occhiali a specchio, gattini, sigarette elettroniche, melanzane, sigarette non elettroniche, cagnolini, tatuaggi sbavati con scritte sgrammaticate, angurie, formaggi, meloni, insettini, meringhe, fondi tinta, merenghe, salse, salsine, il pieno di verde, il pieno di ovvietà, sorrisi, falsità assortite, vuoti, circostanze, gli abbracci belli sudati, letture intelligenti, panze piene, gole secche, peli facciali, tempi morti, cupi silenzi, birrette ghiacciate, salatini, amaretti, amaroni, maghi, magoni, acidi commenti, il balsamo alle mandorle, lo shampoo che illumina e il rumore di cicale che ti sospinge notte su notte, mattina su mattina verso l’epicentro del fastidio che ti divorerà.
Qui trovi 10 canzoni che ti aiuteranno a far finta di nulla, se servisse…
Fuck Summer è la compilation dell’anti-estate di Indie-zone.it
Intanto, che ne dici di sognare anche tu una società che punisca con la pena di morte le persone che utilizzano l’hashtag #solocosebelle?
Chris Staples: ‘Park Bench’
Divertiti, fingiti pure felice quanto ti pare ma ricordati che un giorno morirai. Potrà succedere ovunque e forse non avrai nemmeno il tempo per strombazzare sui social la tua ultima cazzata da centinaia di like.
Camera – Tjamahal
Il viaggio al centro della terra più viaggioso che ci sia.
Kevin Morby – I Have Been To The Mountain
In salita, belli sudati con gli occhi fuori dalla orbite verso la vetta del disagio
Steve Gunn – “Conditions Wild”
La canicola…dentro e fuori.
Cian Nugent – First Run
Occhiali scuri al mattino e colazione con latte freddo e vermi essicati
Beverly – Bulldozer
Volare altissimo guardavi tutti come puntini tutti uguali e pisciarvi in testa.
Max Jury – Standing On My Own
Redenzione totale, annullamento di ogni resistenza. Adesso.
Ezra Furman – Splash of Light
Basta poco per sentire tutto, per sentirlo tantissimo, fortissimo.
Brendan Canning – Book It To Fresno
Demolizioni controllate che ci spaventano come fossero terremoti.
Fidlar – 40oz On Repeat
Ancora e ancora e ancora.
Buon ascolto!
a cura di Tum Vecchio

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.