Uno dei progetti più atipici e perturbanti che abbiano percorso la scena musicale degli ultimi anni: i sudafricani Die Antwoord, formati dal rapper Ninja, dalla vocalist Yo-Landi Vi$$er e da DJ Hi-Tek, sono davvero un mondo musicale a parte, un’autentica scheggia genialmente impazzita nel pop contemporaneo.
La loro è una popolarità che nasce prima di tutto da un album autoprodotto uscito nel 2009 e messo in circolazione gratuitamente nel solo formato digitale, “$O$”, accompagnato da una serie di video – primo fra tutti tutti “Enter The Ninja”, ormai sui quindici milioni di visualizzazioni su You Tube.
L’immaginario che caratterizza la band o la “rap-rave crew”, come loro amano definirsi è sfaccettato, e coinvolge sia la sfera audio che le loro scelte a livello di video.
“Ten$ion” (2012) esce per la loro etichetta personale, la Zef Records: una chiara dichiarazione d’intenti sulla consapevolezza della propria missione artistica.
“Ten$ion” (2012) esce perla loro etichetta personale, la Zef Records: una chiara dichiarazione d’intenti sulla consapevolezza della propria missione artistica.
Dopo le trionfali date italiane degli scorsi anni ora i Die Antwoord tornano in Italia..
Indie-zone vi da la possibilità di vincere due biglietti, separati, per il concerto che si terrà mercoledì 15 giugno al Mojotic Festival a Sestri Levante. Una super occasione da non perdere. Tutto quello che dovete fare è condividere l’articolo con l’hashtag #BoomBoomBoom.
Ps ricordate di mettere pubblico il post, così che vi possiamo trovare e scegliere.
Buona fortuna!

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.