bolsnahBol è un trio prog rock scandinavo con tanto di eterea voce al servizio, quella della signora Tone Ase; Snah (Hans Magnus Ryan), il chitarrista fondatore di uno dei più grandi progetti musicali europei dell’ultimo trentennio, i Motorpsycho. Bol & Snah nascono dall’amore di entrambe le entità per le poesie a tema uomo-natura del norvegese Rolf Jacobsen, dalle quali si è partiti per dar vita a melodie che a volte creano grandiosi e imponenti paesaggi sonori, e altre volte scenari piccoli e semplici. Le sei tracce di questo esordio giocano con i suoni mescolando poesia, natura, progressive, hard rock, musica eterea e sognante. Tutto ciò sembra già essere anticipato dalla bellissima copertina divisa equamente fra cultura pop pubblicitaria, gusto del monumentale e scorci paesaggistici da sogno.

The Sidewalks inizia sottovoce per poi aprirsi completamente nel ritornello trionfale e in un certo modo quasi pop, è sicuramente il brano più orecchiabile ma anche quello che  ha bisogno di più ascolti per essere pienamente apprezzato. #thatfeeling incrocia riffettoni anni Settanta a melodie assurde a doppia voce fra Tone e Hans. La title track prende a prestito sonorità islandesi (Royksopp e Sigur Ros sono i primi nomi a venirmi in mente), Reality gode di un perfetto equilibrio fra calma e potenza, Briefing, forse la canzone più “moderna” del lotto, abusa di distorsore e teatralità. Il tutto si conclude con i quasi dieci minuti di Epilogue, sorta di ritorno alla pura vastità dello spazio con tanto di coda epica. Più di un semplice side project.

Andrea Manenti