Milano, 24 ottobre 2023
Martedì 24 ottobre, la Santeria Toscana di Milano ha ospitato i Motorpsycho, leggendario duo norvegese attivo dal 1989. Una band eclettica che è partita dal power metal e ha suonato qualsiasi genere, dal bluegrass al free jazz. L’occasione è ghiotta per presentare il recente disco “Yay”, un lavoro in cui prevale un’atmosfera acustica densa di folk psychedelico. Il concerto, annunciato da tempo, ha attirato un pubblico da tutto esaurito, e la band norvegese ha dimostrato ancora una volta perché è una delle formazioni più iconiche del rock sperimentale.
Senza band di supporto, l’attesa è finita alle 21.15, quando i Motorpsycho hanno fatto il loro ingresso sul palco. La prima parte del concerto è stata un tuffo nell’universo acustico della band, mettendo in risalto il talento del giovane batterista Ingvald Vassbø, dalla sorprendente impostazione jazz. Il pubblico è stato trasportato dalle note di Dank State, Sunchild, Patterns, Mad Sun e Feel, creando un’atmosfera intima e coinvolgente.
Dopo un breve intervallo, la seconda parte ha portato un cambio di atmosfera, introducendo sonorità elettriche e psichedeliche. Brani come Sentinels, che riporta ai vocalizzi di Crosby, Stills & Nash, Manmower, Serpentine e Gullible’s Travails hanno fatto vibrare gli animi dei presenti, dimostrando la versatilità della band nel passare da ballate acustiche a esplosioni elettriche.
I Motorpsycho hanno continuato a deliziare il pubblico con una serie di canzoni epiche, tra cui Like Chrome, Superstooge, una suggestiva cover di August dei Love, Nothing to Say, The Alchemyst e una versione allucinante di Mona Liza/Azrael, portando il pubblico in un viaggio sonoro incantato. Dopo una breve pausa, la band è tornata sul palco per un bis e ha regalato al pubblico gli ultimi brividi della serata con Hogwash e Plan#1. L’energia dei Motorpsycho sembrava non avere fine e il pubblico non avrebbe mai voluto che la serata finisse.
In conclusione, il concerto è stato un’esperienza indimenticabile per i fan della band. La loro capacità di spaziare tra generi musicali, dall’acustico al rock psichedelico, ha dimostrato quanto siano versatili e ancora pieni di creatività. Nota di merito al giovane batterista Ingvald Vassbø che ha portato un tocco di freschezza alla band, dimostrando un talento eccezionale. Questo live spiega ancora una volta il motivo per cui i Motorpsycho rimangono una delle band più rispettate e amate nel panorama musicale sperimentale.
Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.