“Matt 15:14”, EP di quattro canzoni dal forte sapore politico e di protesta, è il nuovo lavoro in studio del trio ferrarese We’re All To Blame, già attivo artisticamente sin dal 2012.
La cattiveria dei bassi ultradistorti si fonde egregiamente col freddo dell’elettronica e con la soavità della voce di Erika Finessi, unica ragazza della band. Proprio dove la voce della frontwoman riesce a coagularsi al meglio ai suoni prodotti dal resto della band (Artiom Constantinov alle tastiere ed Andrea Zambonini a tastiere e seconda voce) il risultato risulta originale ed impeccabile tralasciando il fantasma di certi stereotipi femminili di dubbio gusto e ai quali non credo i tre volessero avvicinarsi (Evanescence su tutti). “S.W.H.” e la sua voce robotica si discosta dalla tripletta iniziale con un certo gusto epico. Piacerà, e molto, ai cultori del genere.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.