Parade Of Malice è l’ultimo lavoro di Stefano Tocchi, giovane artista romano che cova da qualche anno il progetto ZMan, ovvero l’idea di un sound modernistico seppur improntato ai suoi eroi di sempre, agli uomini Z, ai pionieri del rock contemporaneo, in uno spazio immaginario che si muove da pilastri del livello di Bowie ai luoghi oscuri delle poetiche Barrettiane.
Il disco, composto da dodici brani, volutamente d’impianto lirico brith, è stato registrato, mixato e masterizzato presso Hard Bulletim Studio da Claudio Mosconi, già collaboratore di Rodolfo Maltese del Banco del Mutuo Soccorso, insieme tra l’altro a Fabio Rondanini ed Enrico Gabrielli dei Calibro 35; Joe Lalli dei Fugazi; Damo Suzuki dei Can. Musicisti davvero validi come Vieri Baiocchi, Iacopo Barbate, Davide Zulli, Enrico Lupo, lo accompagnano nel suo piccolo e intenso viaggio musicale.
Siamo su altre latitudini musicali, si affronta un intenso viaggio nel mondo del puramente rock, trasmigrando, al di là delle affermazioni dell’artista, tra sfumature che richiamano lontani echi d’artisti internazionali, dai Black Sabbath a Elton John, dai classici reefs dei The Doors alle sperimentazioni di marca Deep Purple, in un unicum mixtum che rivela l’essenza e le sue contaminazioni passato-futuristiche.
ZMan, in una piacevole conversazione post live, ci svela anche l’inquietante idea di come l’ispirazione dei suoi brani sia anche e ostinatamente frutto di diverse fasi e forme di sentimenti di rancore avuti nelle piu disparate circostanze dei suoi ultimi tempi nei confronti dell’universo mondo.
Parole toste, che nascondono, dietro un’aura di imposto cinismo sulle difensive, tutto il mondo di emozioni, anche profonde che si cela nell’intimo della poetica di Parade of Malice, e nell’impeto creativo di Stefano.
Parade Of Malice si presenta in versione live insieme alla clip del secondo singolo dell’artista, il brano Hillary Clinton, con chiari riferimenti agli ex presidenti Bill Clinton e Silvio Berlusconi, sotto il riflettore del giudizio d’artista.
Vittorio Renzelli

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.
