Milano, 25 giugno 2019

Un’ora e mezzo di rock chitarristico. Nel 2019. Fatto da un performer che ha meno di quarant’anni. Il Circolo Magnolia ci ha permesso di godere di una tale rarità, e per questo possiamo solo che gioire. Accompagnato dai suoi fedeli Violators, Kurt Vile, ex chitarrista dei War On Drugs ma da anni solista e paladino di un sound che attinge a piene mani dagli anni Settanta, ha offerto ai suoi numerosi seguaci uno show impeccabile.

Per il rocker di Philadelphia il locale ha messo a disposizione il palco principale. Fra acustica, elettrica, banjo e slide, Kurt ha snocciolato la sua tecnica folk rock. Il resto l’hanno fatto le canzoni. Lo stile è a metà fra il recitato di Lou Reed e le ballate infiammate di Neil Young, e questo basti a comprenderne il meritato successo. Sei brani dall’ultimo lavoro “Bottle It In” hanno accompagnato una manciata di vecchie chicche come l’intima Peeping Tomboy (solo acustica e voce) o la ballata finale Baby’s Arms, ma anche veri e propri successi come la stupenda e lunghissima Wakin’ On a Pretty Day o l’immancabile hit Pretty Pimpin’, ballata e cantata a squarciagola da tutti. Sarà solo rock’n’roll (e del più classico), ma quanto ci piace!

SCALETTA: Loading Zones / Jesus Fever / Bassackwards / I’m an Outlaw / Check Baby / Girl Called Alex / Cold Was the Wind / Peeping Tomboy / Yeah Bones / Wakin’ On a Pretty Day / Wild Imagination // Mutinies / Pretty Pimpin’ / Baby’s Arms

Andrea Manenti

 

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Ph: Nicola Braga