Due spostati di Venezia hanno buttato fuori queste undici tracce con riferimenti agli anni ‘70, al distorto fuzz, all’effetto dell’alcool e al casino. Gli Sportivi sono Nicola Zanetti (batteria) e Lorenzo Petri (chitarra e voce): due “fioi” che cercano di dare una scossa al vecchio r’n’r, provando a portare i suoni a un nuovo livello. Il titolo del loro album di debutto è “Fuzz Days”, uscito per Flue Records. Al primo ascolto ricordano molto i White Stripes: usano una strumentazione simile, nel classico stile garage. Like Before, Henry Miller, Apocalypse Tomorrow e Sonic day esprimono chiaramente questo approccio. Ma in “Fuzz Days” c’è anche dell’altro: canzoni decisamente introspettive, delicate, suonate perfettamente, che ti riportano a sedere dopo aver preso a schiaffi l’amico al tuo fianco. A metà disco troviamo infatti la bellissima Diamond (che potrebbe tranquillamente meritare il video) e poi ancora Time to Say Goodbye e Candy Apple Dream. Seguono altri richiami allo stile cowboy, al Sud degli Stati Uniti (vedi anche la copertina dell’album), ai suoni da rodeo di The Mad Chopper. La band si muove già molto bene nel Nord Italia, la sua sola presenza scenica è in grado di spostare il pubblico da una città all’altra. Oggi più che mai abbiamo bisogno degli Sportivi, di scosse elettriche, vintage, fuzzy e rock’n’rolla, batterie pesanti, mucche e pistoleri. Da vedere live con il bastone della morte!
Federico Trevisani

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.