Il 28 settembre 2014 al The Fonda Theatre di Los Angeles, a tredici anni dalla morte di sir George Harrison, ebbe luogo uno show tributo all’ex Beatles. Il doppio cd qui presente ne riproduce fedelmente la serata.
Se dal vivo il bisogno di omaggiare un grande della musica di questi livelli dà sensazioni di gioia e quindi risulta utile, la domanda all’uscita del disco rimane comunque una sola: a che serve? Aggiungiamo il fatto che la maggior parte dei brani vengono riproposti in modo più che fedele all’originale e la domanda torna insistente: a che serve?
Sostanzialmente serve ad una sola cosa (escludendo il fattore puramente e biecamente economico), cioè a riscoprire l’eredità artistica lasciateci da un grande della musica del Novecento. È quindi un piacere ascoltare il conduttore di talk show Conan O’Brien alle prese con il blues di “Old Brown Shoe”, la gran voce di Norah Jones cimentarsi nel classico dei classici “Something”, Nick Valensi degli Strokes divertirsi con il rock’n’roll di “Wah Wah”, i Black Rebel Motorcycle Club sporcare “Art of Dying”, i Flaming Lips giocare con i suoni in “It’s All Too Much” ed emoziona persino la coppia di ex Beach Boys Brian Wilson e Al Jardine che intona l’inno Hare Krishna “My Sweet Lord”.
Non ci resta altro che cantare per tutte le ventisei canzoni (e che canzoni!) qui proposte.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.