Eccovi l’omonimo ep d’esordio di Verano, aka Anna Viganò: cinque brani della ragazza dai capelli rossi già con Intercity e L’Officina della Camomilla, cinque canzoni dream pop, elettronica e cantautorato in un melange di sovrapposizioni di chitarre, beats e sintetizzatori. Infine il paradosso della coppia più perfetta e idealizzata della storia del ballo, quei “Ginger e Fred” che interruppero il loro straordinario sodalizio artistico perché appena fuori dal cono dei riflettori erano arrivati a detestarsi, senza mezze misure. a vita reale si differenzia dalle favole principalmente per un particolare: nella prima non è per nulla scontato che si arrivi al rassicurante e in teoria infinito “e vissero per sempre felici e contenti”. Allora diventa fondamentale avere un piano b, saperne uscire con stile. Perché se non ci si sta attenti è facile cadere male, alla fine.
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.