La nostra profezia si è avverata! Dopo il ritorno degli American Football e l’annuncio del disco solista di David Pajo aka Papa M, ex-chitarrista degli Slint, l’ondata di ritorno di alcuni gruppi di culto che hanno segnato gli anni Novanta non sembra fermarsi più. Tornano con un album live anche i Van Pelt di Chris Leo, che nel 1997 hanno riposto i confini di un indie ormai allo sbaraglio con il loro capolavoro “Sultans of Sentiment”, lavoro che ha unito le intuizione melodiche dei Pavement al lascito dell’emocore. Un album originalissimo il cui sound è ancora una gemma non replicabile che col tempo ha guadagnato la popolarità che si merita.
Con alle spalle quattro anni di attività, dopo aver raggiunto il loro successo proprio a metà degli anni Novanta e rifiutato proposte da diverse major per proseguire una ricerca sonora il più possibile indipendente, i membri dei Van Pelt presero strade separate entrando in altre band tra cui i Jets to Brazil. Nel 1014 venne pubblicato Imaginary Third con canzoni mai pubblicate scritte intorn. Proprio durante il tour europeo di quell’anno è stato registrato Tramonto. Si tratta di un concerto privato che la band aveva tenuto fuori Ferrara per pochi amici e verrà pubblicato il 9 settembre grazie alla collaborazione di Gringo Records (UK) e l’italiana Flying Kids Records, etichetta anche di Do Nascimiento, Lantern e dell’ultimo lavoro dei Labradors. Tramonto e il tour che ne conseguirà si prospettano non come una semplice reunion ma come un nuovo periodo di attività per la band.
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.