Oggi andiamo alla scoperta di Lana del Rey, la cantante che unisce il glamour pop a un’indole dark quasi emo, la più volte contestata per i suoi live, in cui si pensa che non sia lei a cantare, la ricca che ha avuto la strada spianata dal padre, la crocefissa e amata dalla critica nello stesso tempo, capace di attirare milioni di fan e infiniti curiosi, una che nel bene e nel male ha venduto milioni di dischi.
All’anagrafe Elizabeth Woolridge Grant, è nata a New York il 21 giugno 1985 da un famiglia ricca. Il padre è Richard Grant, gestisce domini di siti e ha subito appoggiato la scelta canora della piccola Elizabeth. Lana ha studiato nelle migliori scuole e università, ammettendo un problema con l’alcol alla tenera età di 15 anni, risolvendolo e poi laureandosi in Metafisica alla Fordham University di New York. Nella prima parte della sua carriera si faceva chiamare Lizzy Grant e alla prima firma con una major ha cambiato nome in Lana Del Rey.
Un personaggio ben scolpito sia stilisticamente che musicalmente, un’icona in bilico tra oscurità e glitter, che ha creato dissidio e scalpore fin dai primi dischi. In questo articolo, proviamo a ripercorrere la sua carriera elencando 10 delle sue canzoni imperdibili.
Born to Die
Lizzy Grant è diventata Lana, firmando per una major. Questo singolo anticipa l’omonimo album e diventa forse una delle canzoni più famose della cantante; un mix di generi con un’anima malinconica, una relazione intrecciata forte ma fragile, ben rappresentato dal testo e dalla musica con intro orchestrale e la trasformazione in una ballata trip-pop che scivola sotto la voce di Lana che, vera o falsa, è il più di questa canzone. Un grande successo sostenuto dal video premiato agli UK Music Video Awards.
Summertime Sadness
Il brano è scritto da Lana insieme a Rick Nowels e nel testo si parla della difficoltà di vivere senza la persona che si ama. Ha un andamento poderoso da marcia che segue la voce della cantante, un brano composito in cui la complessità dei suoni è padrona, dove la bellezza della voce è quasi secondaria rispetto alla ricchezza strumentale dell’arrangiamento, fatto di chitarre contro cori, chitarre western e violoncelli. Nel video, la storia d’amore tra due donne e girato sul Colorado Street Bridge di Pasadena, chiamato anche “Ponte dei Suicidi”. Di questo brano è stata presentata anche una versione remixata da Cedric Gervais.
Young and Beautiful e la colonna sonora di Gatsby
Il brano fa parte della colonna sonora del film Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann, sempre scritto da Rick Nowels e Lana pone la voce di lei in primo piano sopra un tappeto orchestrale ricco e delicato, dove i piccoli inserti elettronici donano attualità ad un pezzo altrimenti fermo agli anni ’30, attualizza uno stile e lo fa splendere nel panorama musicale del 2013.
Shades of Cool
Il secondo singolo estratto dall’album “Utraviolence” è un bel mix tra lo stile eclettico della cantante e il nuovo suono creato dal produttore Dan Auerbach. In questa ballata la sua voce profonda riesce a emergere dal profondo dell’anima e si appoggia a una musica solenne e avvolgente.
Ultraviolence
Il terzo singolo dell’album omonimo segna la conferma per l’artista, che in questo brano lascia andare le ambientazioni trip pop per dirigersi verso un suono rock con batteria, chitarre e cori sovrapposti. La fusione tra l’idea musicale di Lana e quella del suo produttore Dan Auerbach.
Honeymoon
Il primo singolo estratto dall’album omonimo è il brano che segna il ritorno alle origini; un approccio orchestrale in cui come fluidi voce e musica si rincorrono in una lenta marcia dark e danzano nell’etere accarezzandosi senza mai toccarsi. Un piacevole ritorno a quello che l’ha fatta diventare un’icona dal suono cool.
High The Beach
Singolo estratto dal album “Honeymoon”, entra nella top ten delle classifiche di vendita Usa. Anche se non è uno dei brani più popolari, è quello che ha ricevuto le migliori critiche. La voce domina domina il tappeto musicale minimale.
Love
Il primo singolo estratto dall’album omonimo, il brano è trapelato due giorni prima dell’uscita ufficiale. Chris Richards del Washington Post ha scritto che il singolo ha il suono di due milligrammi di Xanax ridotti in polvere e abbandonati a una brezza del Pacifico all’interno della mente di chi ascolta. Un brano costruito su una classica musica pop in cui solo la voce profonda di Lana riesce a dare un senso al pezzo.
Lust for life
Il brano pop per eccellenza di Lana Del Rey, qui con The Weekend. Il rincorrersi delle loro voci è un perfetto duetto moderno, in cui la profondità della voce di lei s’incontra con la delicatezza di lui e l’arrangiamento minimal lascia spazio alle capacità canore dei due.
Tomorrow Never Came
Un brano che mi sento di consigliare perché in questa dolce ballata cantata con Sean Ono Lennon s’incontrano generi diversi tra gli Anni ’70 e i tempi moderni. Raggi di positività con le radici nella musica che fu del padre di Sean.
Doin’ Time
Il singolo di “Norman Fucking Rockwell”, uscito nel 2019, è una cover di un pezzo dei Sublime, ben suonata e arrangiata, resa oscura dalla voce della cantante. Si intravedono i paesaggi della California, tanto amati sia da Lana del Rey che dal cantante scomparso dei Sublime.
