Lana del Rey lo scorso febbraio ha rilasciato Love come suo nuovo singolo. In generale, i suoi testi sono sempre stati pieni di riferimenti a coloro che la criticavano, cadendo nella sua trappola. Eccone nove esempi.

1. “Come on, you know you like little girls,” “You’re my little sparkle jump-rope queen” (da Put me in a movie). Nel testo chiama qualcuno “daddy”  per accentuare una relazione con un uomo probabilmente più grande anagraficamente. Modello Lolita di Nabokov, per capirci subito

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2.  “You like your girls insane” ( da Born to Die, 2011). I rapporti interpersonali sono spesso al centro dei testi di Lana del Rey. Se lei si comporta da matta, se ha questo atteggiamento è per colpa di qualcuno che l’ha sempre trattata come tale. Nei suoi testi canta di relazioni che esistono realmente e spesso rivelano elementi distruttivi: Born to Die è l’omaggio a vivere l’amore nel suo lato selvaggio.

3.“Light of my life/ Fire of my loins/ Give me them gold coins/ Give me them coins” (da Off to the Races, 2011). Qui la citazione di Nabokov è chiara. È una citazione al contrario però: nel testo originale è Humbert, il professore, a pronunciare queste parole nei confronti della giovanissima studentessa. Lana del Rey si cala completamente nella parte, non si vergogna a chiedere dei soldi, tanto che il suo uomo li spenderebbe volentieri per lei. Le interpretazioni la vedono come un’azione negativa ma la sua bravura sta proprio nel suscitare una sensazione simile di un pubblico insensibile nei confronti di uomini che si approfittano di giovane donne che meriterebbe ogni centesimo.

4. “They say that the world was built for two/ Only worth living if somebody is loving you” ( da Video Games, 2011). Il suo capolavoro per quanto riguarda la faccia di bronzo, il testo parla di qualcuno che farebbe qualsiasi cosa per compiacere il proprio partner, con tutte le contraddizioni del caso. In particolare qui si riferisce a come debba essere una relazione secondo degli standard imposti dalla società e di come in molti casi l’annullarsi non serva per farsi amare.

5. “This is what makes us girls/ We don’t stick together ‘cause we put our love first” (da This Is What Makes Us Girls, 2011). Il vittimismo di Lana è qualcosa che le riesce benissimo ma da cui al contempo non riesca a sottrarsi. In questo brano definisce le ragazze dal fatto si innamorino e di come questo le caratterizzi come tali. È ovviamente conscia del fatto di avere una vena di misoginia interiorizzata.

6. “I’m tired of feeling like I’m f—ing crazy” (da Ride, 2012). I suoi pensieri la stanno facendo lentamente impazzire, in questo brano è come se tutto d’un tratto, dopo un viaggio durato troppo, prenda coscienza del fatto che non è affatto contenta di come le altre persone la trattino o la facciano sentire per come non è realmente.

7. “My pussy tastes like Pepsi cola” (da Cola, 2013). Non può prendersi gioco meglio degli hater?

8. “I f—ed my way up to the top” (da F—ed My Way Up to the Top, 2013). In questo testo Lana si dirige a tutti coloro che le vanno contro costantemente: prende le critiche e affronta in modo passivo-aggressivo chi la accusa di essere arrivata fin dove è.

9. “The truth is, I never bought into your bullsh” (da High by the Beach, 2015). Ecco! In realtà non ha mai accettato tutte queste “bullshit”. Incredibile come ci siamo cascati ma LEI non sembra affatto sorpresa. D’altronde sono solo dischi, no?

Caterina Gritti