Ho voluto scrivere una lettera a Santa Lucia, da adulto, ateo e peloso, perché non lo facevo da un miliardo di anni, mi sono proprio divertito. Immedesimarsi in quel bambino mi ha riacceso delle cellule cerebrali apparentemente scomparse.
Piccoli Bigfoot, moniker di un cantautore senza volto, mutante e con una forte attitudine folk punk, introduce così il suo nuovo brano dedicato a Santa Lucia.
Santa Lucia non è un brand come Babbo Natale, non la trovi stampata sulle mutande o sui calzini. Non ha un volto ben definito, e questa cosa probabilmente ha alimentato, ancora di più, la fantasia e il terrore di migliaia di bambini.
Santa Lucia, come da tradizione, si festeggia il 13 dicembre. È la festa che anticipa il Natale, particolarmente sentita a Cremona, Bergamo, Lodi, Mantova e Brescia. Una piccola leggenda di provincia, portatrice di sogni ed emozioni. Addormentata nel cassetto dei ricordi del periodo più bello e puro della nostra vita. E che forse, non tornerà mai più.
Piccoli Bigfoot ha scritto una lettera a Santa Lucia e poi l’ha messa in musica. Oggi, 11 dicembre, antivigilia della festa, potete sentire il brano in anteprima e guardare il video realizzato per l’occasione. Ah, c’è anche la letterina ufficiale scritta rigorosamente a pennarello. Trovate tutto qui sotto, buon ascolto!
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.