Arriva il maggio, che inizia con il botto con il suo concertone e cose. A milano non mancano i concerti con la C maiuscola, con questa guida potreste anche non perderveli, percio’..
Lunedì 2 maggio
❤❤❤❤ The White Buffalo all’Alcatraz
L’artista sarà finalmente dal vivo in data unica nel nostro Paese , d opo due anni esatti può finalmente partire il tour internazionale a sostegno dell’ultima fatica discografica “On The Widow’s Walk” di The White Buffalo, il cantante, cantautore e chitarrista Jake Smith, esperto narratore di storie e candidato Emmy. “On The Widow’s Walk” è una dichiarazione convincente di un artista unico le cui canzoni sono costantemente estratte dal mondo della TV e del cinema; e ora che la musica genuina e artigianale riceve un maggiore livello di attenzione, il tempismo è perfetto per mettere nuovamente in luce quest’album potente e provocatorio.
❤ Tancredi ai Magazzini Generali
Tancredi, all’anagrafe Tancredi Cantù Rajnoldi è un cantante e cantautore rap originario di Milano di 19 anni, entra nella scuola di Amici 20 vincendo la sfida con Evandro. Tancredi ha già pubblicato diversi singoli tra cui Alba e Bella. Evitiamo volentieri
Martedì 3 maggio
❤❤❤❤ Ekkstacy al Biko
Il diciannovenne di Vancouver EKKSTACY ha già una schiera di fan che aspettano con impazienza la sua prossima mossa. Con i singoli i walk this earth all by myself (che conta oltre 19M di stream) e uncomparable, l’artista ha definito il suo marchio di fabbrica, caratterizzato da un suono unico influenzato da Elliott Smith, Bon Iver e The Drums. EKKSTACY ha sempre voluto esprimersi come artista, ma mancava di fiducia; dopo aver passato due difficili anni affrontando la battaglia contro l’abuso di sostanze e il divorzio dei suoi genitori, è finalmente riuscito a trovare nella musica il conforto che cercava da tempo. Il suo è un mondo sonoro unico, che EKKSTACY descrive come una fusione di indie, post punk e synth wave.
Sold Out ❤❤❤❤ Madame all’Alcatraz
La nuova Voce libera della musica italiana presenta dal vivo nei superclub l’album esordio Un tour prodotto e organizzato da Friends&Partners e Vivo Concerti
in collaborazione con Big Picture management e Sugar. Madame, 19 anni, dopo aver pubblicato con Sugar il suo primo album in un progetto semplicemente intitolato “Madame”, annuncia il suo primo tour.
❤❤ Mannarino al Fabrique
Da stornellatore moderno e cantautore metropolitano Mannarino compone musiche di confine, eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni ed ai volti di una via Casilina globalizzata dove Gabriella Ferri passeggia con Manu Chao e Domenico Modugno va a braccetto con Cesaria Evora. Nei suoi testi, macchiati dai forti toni del surrealismo, si vivono storie oniriche e tragicomiche di pagliacci, ubriachi e zingari innamorati.
Mercoledì 4 maggio
Sold Out ma… ❤❤❤❤ Madame all’Alcatraz
La nuova Voce libera della musica italiana presenta dal vivo nei superclub l’album esordio Un tour prodotto e organizzato da Friends&Partners e Vivo Concerti in collaborazione con Big Picture management e Sugar. Madame, 19 anni, dopo aver pubblicato con Sugar il suo primo album in un progetto semplicemente intitolato “Madame”, annuncia il suo primo tour. Qui per i biglietti delle prossime date.
❤❤ Mannarino al Fabrique
Da stornellatore moderno e cantautore metropolitano Mannarino compone musiche di confine, eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni ed ai volti di una via Casilina globalizzata dove Gabriella Ferri passeggia con Manu Chao e Domenico Modugno va a braccetto con Cesaria Evora. Nei suoi testi, macchiati dai forti toni del surrealismo, si vivono storie oniriche e tragicomiche di pagliacci, ubriachi e zingari innamorati.
❤❤ Mutonia al Tunnel
Chitarra, basso e batteria sostenuti da una voce graffiante per un “Fuckin’Rock” puro, asciutto e una vocazione naturalmente internazionale. Sono i Mutonia. Dopo aver infiammato palco e tavolo di XFactor 2021 gareggiando nella squadra di Manuel Agnelli, con il quale hanno sfidato regole e ipocrisie del gioco, la band torna finalmente alla dimensione live e al proprio pubblico: quello storico della Mutonia Fuckin’ Family e quello che è stato travolto dalla potenza di “Rebel”, singolo che ha segnato il loro passaggio nel talent e che li ha visti anche diventare immagine della playlist Rock Italia di Spotify.
Giovedì 5 maggio
Leggende dell’Indie ❤❤❤❤ The Lemonheads al Biko
I Lemonheads sono una delle band indipendenti americane più influenti degli anni ’90 e si è formata a Boston, Massachusetts, nel 1986 da Evan Dando, Jesse Peretz e Ben Deily.
Dopo i primi lavori e i primi tour influenzati da una nota punk, ottengono un grande successo con l’album “It’s a Shame about Ray” che presenteranno interamente dal vivo per festeggiare il suo trentennale a Milano. Puoi vincere un biglietto per entrarci gratis. Per aggiudicarvetelo mandateci una mail a indiezonecontest@gmail.com con per oggetto “Lemonheads”.
Nella mail dovrete indicare il vostro Nome e Cognome
ESEMPIO: «Ciao, sono Ugo Verone da Cernobbio, mi sento fortunato anche se piove, sono inciampato in un tombino ciò nonostante vorrei vincere e vorrei vincere proprio oggi».
❤❤❤❤ Russian Circles al Magnolia
Finalmente recuperano le date cancellate nel marzo 2020 e avremo l’occasione di ascoltare dal vivo il loro ultimo disco “Blood year” che si è rivelato un capolavoro e anche un titolo discretamente profetico. Special guest sarà Helms Alee
Ruock Emergente ❤❤❤ Glassa al trunnel
La sera che si fonde con la notte, come glassa che cola dal cielo abbracciando Milano, ogni giovedì. GLASSA è la nuova casa di Caramello e Via Audio, costruita tra le mura del Tunnel Club che, per una intera notte, ospiterà i live e i dj-set dal sapore più intenso. Sul palco Comete, il Cairo e Maninni.
Venerdì 6 maggio
❤❤❤❤❤ L.A Witch al Biko
È facile dimenticare che solo pochi decenni fa, l’unico mezzo praticabile per penetrare il glamour dorato di Los Angeles era attraverso la polverosa pista della Route 66. E proprio come le arterie dell’interstatale si aggrappavano al cuore pulsante della California, arrivarono i suoni amplificati di una nuova generazione irrequieta. C’era acido nelle strade e rivoluzione nell’aria, ma c’erano anche Hell’s Angels nei vicoli e la famiglia di Manson nella periferia del deserto. Era un’epoca di innocenza, bellezza e opportunità, con un ventre di illegalità e depravazione. E aveva una colonna sonora. È impossibile ascoltare L.A. Witch e non sentire gli echi di quel tempo. Il suono del neon polveroso e le prime barre illuminate del Sunset risuonano con ogni nota piena di riverbero. La giustapposizione del fascino di Hollywood e della disperazione di Skid Row pulsa in ogni riff a tre accordi. E la pericolosa scommessa della tentazione sta in ogni sensuale melodia vocale. Sì, L.A. è la terra del sole, ma ospita anche un certo tipo di magia pericolosa. E nessuno sembra capirlo più chiaramente delle tre donne di L.A. Witch. Sia che stiano evocando il cowpunk calpestato di The Gun Club, la squallida balladry metropolitana di Velvet Underground, o il blues potenziato dei Black Sabbath, L.A. Witch ci ricorda quella rivelazione esaltante che una città può elevarti tanto velocemente quanto può macinarti nella terra.
❤❤❤❤ Frank Turner & The Sleeping Souls ai Magazzini
Dai Million Dead al palco d’apertura delle Olimpiadi, il percorso di Frank Turner brilla ben oltre l’immaginabile. Incrocio solare e trascinante di folk, punk e tratti pop, Frank Turner, illuminato da uno humor tipicamente inglese e un sorriso tanto radioso quanto sincero, calca locali da oltre quindici anni, conquistando chiunque ascolti con brani di ribellione, disperazione e scrosciante, inestinguibile speranza. Sorgono spontanei paragoni a Billy Bragg e Bruce Springsteen, soprattutto grazie a un posto costante nelle classifiche più importanti del mondo, una travolgente etica DIY e numerosi premi internazionali. Frank Turner & The Sleeping Souls passeranno per il nostro Paese questo maggio, per una serata che ci porta il sorriso solo a pensarci. Non mancate.
❤❤❤❤ Lorenzo Senni al Magnolia
Uno scienziato della Musica, quella con la M maiuscola, quella fatta di bordate elettroniche, melodie affilate e riverberi. Una ricerca costante per creare un mondo proprio nel quale siamo tutti invitati questo venerdì 6 maggio.
❤❤❤ Dodie all’Alcatraz
Ad appena 26 anni dodie si è fatta un nome in rete come cantante e scrittrice, conquistando milioni di fan con i suoi video su YouTube – il suo canale doddleoddle sfiora i due milioni di iscritti – e uno stile di canto intimo e appassionato. Ha ottenuto un sold out al Roundhouse di Londra ancora prima della pubblicazione del suo album di debutto, ha suonato all’Hollywood Palladium e al Terminal 5 di New York e due dei suoi EP hanno raggiunto le top ten. Non si può certo dire che dodie riposi sugli allori. Dopo alcuni rinvii dovuti alla pandemia di COVID-19 e alla Brexit, finalmente lo scorso 7 maggio dodie ha pubblicato il suo attesissimo album di debutto Build A Problem. La cantautrice ha scritto la maggior parte dei brani negli ultimi due anni. «Credo fosse un periodo di crisi in effetti», dichiara. «Non ero molto sicura di chi fossi e stavo cercando di capirlo attraverso la musica. Penso che sia un album abbastanza privo di stabilità, ma decisamente onesto.»
❤❤❤ Fast Animals & Slow Kids al Fabrique
La band perugina è pronta a portare dal vivo il nuovo album “È Già Domani”.
Sabato 7 maggio
❤❤❤ Extrapolo La Famiglia Djset al Biko
feat. Dj Keedo & Uomodisu con presentazione del nuovo video. Ingressi esclusivi per 100 persone a 10 euro.
Domenica 8 maggio
Figli di Bruce ❤❤❤❤❤ Brian Fallon & The Howlin Weather al Magnolia
Torna Brian Fallon: il frontman dei Gaslight Anthem è passato dall’Italia in versione acustica a febbraio 2019, questa volta accompagnato dai The Howlin Weather. Goduria Massima e divertimento assicurato.
❤❤❤❤ Balthazar al Fabrique
Con quattro album acclamati dalla critica alle spalle, la band belga guidata dai co- frontmen Jinte Deprez e Maarten Devoldere, continua ad ampliare i propri orizzonti con il nuovo “Sand”, anticipato dai nuovi singoli “Losers” e “On A Roll”. Sinuoso. Elegante. Sexy. Sulla scia di “Fever”, l’ultimo lavoro pubblicato a gennaio 2019, arriva “Sand”, un disco che si spinge verso nuove, audaci ed eccitanti direzioni e consolida lo status della band belga quali re dell’alt-pop. “Abbiamo sentito che con Fever non ci eravamo spinti abbastanza in là”, dice il co-frontman Maarten Devoldere. “Quindi questo era il punto di partenza: andare oltre”. “Sand”, che conferma il loro talento, è un disco intriso di uno speciale senso di equilibrio e grazia. Un album dalle tinte alt-pop, meno legato ai toni malinconici del passato, che prosegue il percorso intrapreso dalla band negli ultimi anni ed è il loro lavoro più coeso. Con “Sand”, dove ritroviamo tematiche come l’amore, la vita e la perdita, il duo di autori raggiunge vette mai toccate prima. “c’è un tema che ricorre in tutte le tracce, l’attesa, l’irrequietezza, l’essere incapaci di vivere il momento o riporre fiducia nel futuro. Siamo arrivati ad un punto delle nostre vite in cui dobbiamo considerare tutte queste cose, ecco perché l’album si intitola Sand, perché prende il suo nome dalla sabbia che c’è nella clessidra”. E così per ora i Balthazar aspettano, pronti a portare i loro nuovi brani in tour e a diffondere la gioia della musica live e della connessione umana. Per sentirsi vivi. “Vogliamo solo condividerlo con le persone, sai?” dice Maarten, “e non vediamo l’ora di suonarlo dal vivo”.
❤❤❤❤ Italia 90 al Biko
Gli Italia 90 arrivano finalmente in Italia. La next big thing inglese è al lavoro sul primo album, che seguirà “Borderline”, ultimo singolo uscito. Il quartetto londinese, a partire dal 2018, vanta già la pubblicazione di numerosi brani ed EP , con i quali ha creato un seguito live di culto – grazie anche alle esibizioni in compagnia di artisti del calibro di Viagra Boys, Cocaine Piss e The Murder Capital – e ha ricevuto il plauso della critica. Originaria di Brighton, la band ora risiede nel sud di Londra dove frequenta abitualmente il The Windmill a Brixton: nel loro repertorio si passa dalla brutalità della polizia ai crimini dei soldati nell’Irlanda del Nord. “Declare”, la b-side dell’ultimo singolo, parla di complicità e inazione di fronte a violenze e persecuzioni.
Nonostante affrontino temi politici così seri, gli Italia 90 riescono ancora a trasmettere umorismo sarcastico e un senso di giocosità nel loro songwriting.
Gli Italia 90 intrecciano diverse influenze, accomunate dall’amicizia d’infanzia e dalla voglia di fare musica che sappia emozionare, interessante e politicamente/socialmente impegnata. La band ha pubblicato due EP su cassetta, oltre a due singoli con l’etichetta sperimentale Box Records, oltra a un altro EP, “Italia 90 III”, che è arrivato tramite Fierce Panda e Permanent Creeps. “Borderline” è la loro prima uscita su Brace Yourself Records.
❤❤ Dark Tranquillity ai Magazzini
Una delle band melodic death più massacranti della Svezia, in grado di tener testa perfino a In Flames e At The Gates, i Dark Tranquillity sono considerati i padri stessi dell’intero genere, che radono al suolo dal loro debutto con «Skydancer» nel ’93. Con alle spalle innumerevoli singoli, split, DVD, EP e album in studio, i Dark Tranquillity macinano terreno, storia e classifiche senza esitazione, guadagnandosi una reputazione di titanio in giro per il globo e divorando classifiche di ogni genere. Per rendere i tre concerti nel Bel Paese ancora più letali presenteranno per la prima volta in Italia la loro ultima fatica targata 2020, «Moment».
Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.