Milano, 16 aprile 2019
Andare a un concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti è come uscire a cena con un gruppo di amici che non vedi da un po’ di tempo, ma con i quali, appena ti siedi a tavola, ti senti subito a casa, in famiglia e completamente a tuo agio. Come se tutto quel tempo non fosse mai passato. E capisci quanto ne avessi sentito la mancanza.
Ad aprire il live sono stati i vincitori del contest di Instagram #TalenTARM: Il Deiby, Cristina Erhan e anche Nikki di Radio Deejay. I Tre Allegri iniziano subito dopo, puntuali alle 21.45, con Caramella, pezzo tratto dal nuovo album “Sindacato dei Sogni”, che è un omaggio al rock psichedelico (il titolo è la traduzione di The Dream Syndicate, il gruppo californiano fondato da Steve Wynn). È un inizio abbastanza tranquillo, si stanno scaldando, così come il pubblico. Poi è la volta di Calamita e Bengala, una delle mie tracce preferite del nuovo disco. Questi primi tre pezzi sono anche i primi tre singoli usciti: Caramella, Bengala e Calamita sono presumibilmente i nomi dei tre gattini in ceramica protagonisti della copertina del disco.
Davide Toffolo e co. continuano così, alternando brani nuovi (C’era Un Ragazzo Che Come Me Non Assomigliava A Nessuno, con il sax di Andrea Poltronieri ad accompagnarli sul palco, e Difendere I Mostri Dalle Persone) a brani vecchi che emozionano sempre, come Alle anime perse, Puoi dirlo a tutti, La faccia della luna. Ormai il pubblico è caldo, completamente assuefatto dalla musica. Ma fortunatamente manca ancora molto alla fine del concerto. Toffolo, che ogni tanto si perde e parla con il pubblico, chiede aiuto per accordare la sua chitarra.
Riparte con Accovacciata Gigante, presentandola come una poesia e pensando che il pubblico non la riconosca; invece non è così, perché anche questa, dopo pochi mesi dall’uscita dell’album, è già entrata nel cuore delle persone. E con AAA cercasi mi faccio trascinare dalla sonorità da ballata aiutata dall’armonica, in perfetto stile TARM
A questo punto i Tre Allegri si ritirano dietro le quinte e al richiamo del solito “vaffanculo” corale, risalgono sul palco, ripartendo alla grande con il pezzo cumbia tributo a Milano In questa grande città e Mio fratellino ha scoperto il rock n’ roll, su cui tutti si lanciano in un ballo sfrenato; La mia vita senza te e Di che cosa parla veramente una canzone sono da cantare a squarciagola e, infine, La tatuata bella viene cantata a cappella dal pubblico. Dopo un piccolo momento di “consigli per gli acquisti” e due ore di concerto, Toffolo ci saluta con Mai come voi e Occhi bassi.
I TARM sono sempre capaci di emozionare e comunicare attraverso la loro musica senza grandi effetti speciali o particolari scenografie. Anche questa volta non hanno deluso le aspettative.
Mariangela Santella
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Ph: Nicola Braga

Nome e Cognome: Mariangela Santella
Mi racconto in una frase: “Molisana nel cuore, milanese d’adozione. Mi piace scrivere di musica e ogni tanto mi riesce”
I miei 3 locali preferiti per vedere Musica: a Milano Magnolia, Fabrique, Alcatraz
Il primo disco che ho comprato: la cassetta dell’album di debutto dei Back Street Boys
Il primo disco che avrei voluto comprare: Definitely Maybe degli Oasis
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: odio i cavolfiori.