Milano, 29 gennaio 2025
Siamo stati alla data milanese dei Post Nebbia ai Magazzini Generali. Il loro quarto album, “Pista Nera” (Dischi Sotterranei), uscito lo scorso novembre, è stato uno degli ascolti nostrani più originali del 2024. Per questo eravamo molto curiosi di sentirlo eseguito dal vivo.
Non eravamo i soli, visto che la band di Corbellini ha fatto registrare il tutto esaurito. In apertura il progetto Taistoi in formazione ridotta, con Andrea Esposito ed Elia Notarandea a eseguire qualche brano del loro album d’esordio “Vibrisse” (Panico Dischi). Un “dreamgaze” da scoprire, che speriamo di rivedere presto anche in full band.
Quando la band veneta si prende il palco, la sala è affollata. Alle loro spalle prendono vita gli ipnotici visual che accompagneranno tutto il set, la voce altoparlante anticipa la strumentale di Leonardo e annuncia l’inizio del concerto. Dopo un ingresso timido, forse dovuto anche all’emozione di aver consolidato un pubblico importante, Corbellini si scalda e inizia a snocciolare la tracklist di “Pista Nera”.
Purtroppo la sua voce si perde in un suono impreciso, rendendo spesso complicata la comprensione dei testi. Resta molto compatto invece il suonato, che mette a fuoco gli scenari proposti nell’album ed esalta il pubblico che di tanto in tanto canta e poga. Dopo aver eseguito “Pista Nera” per intero, il quartetto infila i pezzacci di “Canale Paesaggi” (2020) ed “Entropia Padrepio” (2022), accolti con estremo affetto dalla folla che evidentemente li segue da tempo.
Per il bis scelgono di risuonare La mia bolla e Statonatura, malgrado il materiale, con quattro album all’attivo, non manchi. Sul finale, dopo aver ringraziato tutti, ma anche dopo essersi presi i meriti del duro lavoro che ha portato in sala mille persone, Corbellini si lancia in un lungo e trionfale crowdsurfing.
Malgrado i problemi al mix, la band conferma di essere in un ottimo stato di forma e di saper valorizzare un repertorio unico nel panorama italiano. Se qualcosa è mancato è stata forse l’esplorazione dei brani dal vivo, riprodotti troppo fedelmente alle versioni registrate in studio. Con un disco così e sul loro palco migliore, si meritavano un po’ di deflagrazione in più, ma per quella c’è sempre tempo, al prossimo tour.
Mattia Sofo
Foto di copertina: Riccardo Michelazzo

Mi racconto in una frase: “Il segreto è il whiskey” (dopo aver ottenuto il foglio rosa)
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Alcatraz (Milano), Serraglio (Milano), Circolo Ohibò (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Doveva essere qualcosa di Ligabue.
Il primo disco che avrei voluto comprare: Pink Floyd – Atom Heart Mother
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Mi piace andare al cinema da solo.