Metti un po’ di musica leggera, anzi leggerissima. Ecco, se volete un po’ di musica leggerissima ascoltatevi “Io Non Sono Sabbia”, l’EP dell’esordiente Le rose e il Deserto, che con quel nome d’arte sembra una band eppure è uno solo. Ma tanto ormai la wave degli pseudonimi è senza controllo dai tempi di Thegiornalisti e Iononsonouncane, tutti tutto attaccato.
E insomma, questo ragazzo ha tirato giù cinque pezzi di pop easy italiano vecchia maniera. Roba disimpegnata, orecchiabile e rilassante, un po’ stile primi anni duemila, quando il mondo era un posto molto, molto più semplice rispetto ad oggi. Niente rap, niente trap, niente rime arrabbiate o finemente ricamate, niente critica sociale, niente temi d’attualità, niente argomenti di rottura, niente testi adeguati al pensiero unico dominante o contro corrente e fuori dal coro. Niente di tutto questo.
Cinque pezzi pop di una semplicità disarmante. E credetemi non è un difetto, anzi! Diventa sempre più raro riuscire a trovare canzoni che siano solo canzoni. Un passatempo per passare il tempo. Non a caso la cornice musicale creata da questo giovane cantautore dalla erre moscia simpatica ti dà l’idea di una fresca giornata primaverile. Uno di quei venerdì di maggio in cui non hai tanti cazzi per la testa e stai semplicemente cuocendo il sugo per gli spaghetti. Sapete che valore ha realizzare un pezzo che ti tolga i pensieri dal cervello? Ecco, ci siamo capiti.
Mi prendo la responsabilità di asserire che Le rose e il Deserto è un progetto potenzialmente molto interessante che, maturando ancora un po’ musicalmente, può sfornare degli album che potrebbero prendere dimora stabile nelle vostre personalissime playlist.
Marco Improta

Mi racconto in una frase: Torna ad ascoltare te stesso. È gratis. Non ci vuole neanche l’abbonamento a spotify.
I miei 3 locali preferiti per vedere Musica: il mio bagno, il mio soggiorno, la camera da letto di una ragazza qualsiasi
Il primo disco che ho comprato: Così com’è – Articolo 31
Il primo disco che avrei voluto comprare: I Queen cantano Cristina D’Avena
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Voglio andare a vivere in un casale in campagna, col mio terreno, il mio orto, il mio ipotetico cane Gianfranco, il mio ipotetico cavallo, una moglie carina con le tette grandi e un camino. Il camino è fondamentale eh, che voglio passare la vita a gettare i gusci della frutta secca nel fuoco.