Il vero problema è che passiamo senza neanche farci caso dall’età in cui si dice “un giorno farò così” all’età in cui si dice “è andata così”.
This Must Be The Place
Prima delle 4 settimane che si muovono verso il natale, noi qui siam sempre qui ad andar per concerti in questa milano che comincia a infreddolirsi. Questa non è Sparta, è la Guida Settimanale ai Concerti Milanesi di Indie-zone.it, uno strumento per farne quel che ti va. Ricordati sempre di sorridere ogni tanto, male non ti fa, per il resto fa un po’ quel cazzo che ti pare… se vuoi startene a casa chiudi questa pagina subito, se invece vuoi uscire dagli un’occhiatina tutti giorni e ti promettiamo che qualcosa di buono in pentola sta bollendo…
Stai tranquill*, va sempre tutto bene…almeno così si dice.
Lunedì 28 novembre
❤❤❤❤ Onyx al Biko
Il gruppo si formò nel 1988 e nel 1990 fu pubblicato il primo singolo sotto il nome Onyx, Ah, And We Do It Like This. I primi progetti rivelano un’influenza jazz, piuttosto celata invece nelle canzoni più recenti.
❤❤ Patrick and The Wolf al Magnolia
❤❤ Mother Mother ai Magazzini
❤ Max Pezzali al Forum
Martedì 29 novembre
❤ Max Pezzali al Forum
❤ Capo Plaza all’Alcatraz
Mercoledì 30 Novembre
Giovedì 1 Dicembre
Parla, incanta, recita, declama, ammalia. Kae è un essere creativo unico. Da vedere assolutamente.
è quasi magia…
non si esce vivi dagli anni 80…
Venerdì 2 Dicembre
Mooseca del footuro? Bho…
non si esce vivi dagli anni 80…
Sabato 3 dicembre
Domenica 4 dicembre
Ritorna tra le mura dell’ex cristalleria della Bovisa il mercato delle meraviglie con artigianato, vintage, musica e divertimento, questa volta in versione natalizia.

Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.