“Insomma, questa storia del “dopo qualcosa” non è che piaccia proprio a tutti. E si dà il caso che i Black Country, New Road siano oggi i più titolati esponenti del “post trattino tutto”. Dentro la loro musica soffia un vento che si insinua tra i paletti della tradizione e passa oltre. Nulla di trascendentale. Nulla di nuovo, se volete. Qualcuno ci aveva già pensato, eccome se ci aveva già pensato. Ma che il loro esordio discografico “For The First Time”, uscito per Ninja Tune, sia un frullatone di revisionismo moderno, ebbene, questo è un dato di fatto incontrovertibile. Nelle sei tracce (poche) che compongono l’album ci puoi sentire una marea di influenze: gli Slint e i Tortoise, i Pere Ubu e i Tuxedomoon, i Naked City, i Jaga Jazzist e perfino Mark Kozelek” scriveva il buon Paolo su queste pagine a febbraio. Bhe, I Black Country, New Road arrivano finalmente in italia, Il loro For The First Time, uscito su Ninja Tune, è sicuramente uno dei dischi più interessanti e discussi dell’anno. Sono stati infatti appena annunciate le date del tour 2021 e sono ben quattro gli appuntamenti nella nostra penisola per il collettivo capitanato da Isaac Wood.
- Lunedì 12 Luglio 2021 – Magnolia, Milano
- Martedì 13 Luglio 2021 – Balena Festival, Piazza delle Feste, Genova (Prevendite qui)
- Mercoledì 14 Luglio 2021 – Express Festival, Sequoie Music Park, Bologna
- Venerdì 16 Luglio 2021 – Spilla Festival, Mole Vanvitelliana, Ancona
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Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.