Trasferitosi a Philadelphia Adam Granduciel incontra Kurt Ville con il quale inizia a scrivere pezzi e ad esibirsi dal vivo. I The War on Drugs si formano ufficialmente nel marzo del 2008 con la pubblicazione dell’EP Barrel of Batteries, a cui, in giugno, fa seguito l’album di debutto, Wagonwheel Blues. Nell’agosto 2011 viene pubblicato il secondo album in studio, Slave Ambient e a marzo 2014 Lost in the Dream. Dopo il successo di Slave Ambient, Granduciel si trasforma in un ramingo della musica, pagando tributo a centinaia di locali, grandi e piccoli, dove il suo suono e le sue idee, progressivamente, si mettono a fuoco. E per la prima volta dall’esordio Granduciel sente l’esigenza diretta di lavorare con qualcuno per costruire la sua idea di rock. Il risultato è un pellegrinaggio che tocca una dozzina di studi di registrazione, in cui Granduciel elabora materiale lavorando con il suo ingegnere del suono Jeff Zeigler. Red Eyes, il singolo estratto, esemplifica alla perfezione l’album: una sezione ritmica incisiva, la convinzione nella voce di Granduciel, e synth spaziali. Tutte le aspettative che Red Eyes ha saputo creare con la sua uscita sono state pienamente realizzate, senza sbavature, lungo tutto il corso di “Lost In The Dream”. In occasione del Record Store Day 2017 i The War On Drugs hanno pubblicato un nuovo brano, “Thinking of a Place”, il primo dal 2014. Il singolo anticipa il nuovo lavoro in uscita quest’anno.
The War On Drugs – Granduciel insieme ai compagni Dave Hartley, Robbie Bennett, Charlie Hall, Anthony LaMarca e Jon Natchez – arrivano in Italia a Novembre:
SABATO 18 NOVEMBRE MILANO – FABRIQUE
www.fabriquemilano.it
Via Gaudenzio Fantoli, 9, 20138 Milano
Biglietto: 28 euro + d.p.

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.