“Signore e signori, buonasera. Oggi inaugura la rete TeleMagenta“.
Sembra l’annuncio di una televisione privata locale nata nei primi anni ’90. La verità, però, è che Telemagenta non esiste. O meglio, esiste in qualità di band, non certo di canale televisivo. Il gruppo è composto da cinque giovani milanesi a cui piace giocare sull’equivoco, costruendo il proprio progetto sull’immaginario un po’ trash e un po’ vintage di un’epoca fatta di soubrette scosciate e giochi a quiz presentati da Mike Bongiorno.
Per chi non lo sapesse (e immaginiamo siate in tanti) Magenta è un comune vicino a Milano, espressione tipica dei territori di provincia. I Telemagenta hanno da poco dato alle stampe il loro primo singolo, Bucaneve, accompagnato da un video in cui i membri della band sono i protagonisti di improbabili trasmissioni del passato. “Un insieme di ricordi televisivi che hanno segnato la nostra infanzia, anche se ci fanno sorridere più ora che allora – raccontano – Un insieme di frammenti di quella TV che oggi rimane spenta, o che viene usata solo come monitor per maratone su Netflix”.
Per rendere l’idea, siamo stati al gioco. Abbiamo quindi chiesto direttamente ai Telemagenta di costruire il loro palinsesto televisivo ideale, quello che più rappresenta la loro musica e il loro contesto di riferimento. Qui sotto potete leggere quello che la band ci ha inviato. In fondo al loro palinsesto potete vedere il video di Bucaneve.
Mattina:
Se vi alzate presto e come prima cosa correte ad accendere la TV, c’è una sola spiegazione: soffrite di insonnia mattutina, probabilmente causata da ansie. Per questo Telemagenta ha pensato di acquistare i diritti e mettere in onda il miglior programma mattutino mai esistito: L’albero azzurro. Rilassatevi, swishate un blunt e godetevi i viaggi di Dodò.
Pomeriggio:
Post pranzo, palpebre semichiuse, siete spiaggiati sul divano. Vi serve qualcosa che stimoli le vostre onde gamma a sufficienza per non dormire, ma senza esagerare. La soluzione? I litigi televisivi tra imputati e giudici di Forum vi daranno la giusta dose di adrenalina per rimanere svegli.
Sera:
Dalle 19 alle 23 invece il palinsesto si anima di quizzoni che vi faranno sentire intelligenti e ignoranti al tempo stesso; ne sapete una su tre, ma va bene così. Da Passaparola, apprezzato da tutti per il format (ma dall’audience maschile esclusivamente per le letterine), passando per il programma che mette in mostra i pacchi dei concorrenti: Affari tuoi, e chiudendo la serata in bellezza con la Ruota della fortuna.
INSERIMENTO AI FINI COMMERCIALI:
Segnaliamo l’inserimento di televendite tra un programma e l’altro. Di seguito le partnership stipulate:
– Televendita materassi che ti ricorda che il tuo è da buttare, un po’ come tutta la tua vita. Una gioia mai? Fate sogni tranquilli con TeleMaterassi.
– Televendita montascale, perché probabilmente tu o un tuo familiare anziano a breve non riuscirete più nemmeno a salire le scale di casa.
– Televendita coltelli, che ve lo diciamo a fare, è ovvio che è Miracle Blade serie 3 perfetta.
– Televendita attrezzi fitness, con variopinte signorine in latex dall’accento British che ti promettono che perderai infinite kcal shakerando un oggetto fallico e un body contenitivo.
FUORI ONDA:
Dopo le 23 usciamo dalla fascia protetta, e tana libera tutti. È sempre attiva una hotline per cuori solitari, in cui una prosperosa e libidinosa ragazza saprà tenervi compagnia (per quei 10-15 secondi che vi servono). È attualmente in fase di sviluppo un programma di commento e analisi di pornografia online. Il signor Giancarlo, dopo la sconfitta a la Ruota della fortuna, ha dichiarato di voler aprire un salotto di discussione attorno al suo tema preferito, quello grazie al quale le amazzoni vinsero le loro battaglie.
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.