Live Report e Photo Gallery
di Anna Lisa Botti
Milano, sabato 28 ottobre 2017
Il primo Wow è finito ed è stato bellissimo. Halfalib ha incantato tutti con le sue sonorità ai limiti della psichedelia, il pubblico molto attento, nonostante sia musica lontana dalle masse. Era la seconda volta che lo sentivo dal vivo, e anche questa sera mi sono lasciata trasportare in questo viaggio musicale. Quello che mi piace di Wow è che propone musica nuova a un pubblico attento e aperto alle novità, cose non facili da trovare in giro.
Giorgio Poi, però, non è una completa novità, sta girando da parecchio, presente in quasi tutti i festival estivi italiani, a parer mio il migliore artista nostrano del momento. Ho sentito molte persone, amici compresi, dire: «No, a me non piace, perché mi da fastidio la sua voce», e poi innamorarsi perdutamente delle sue canzoni dopo un live.
Perché sul palco non lascia spazio a nient’altro che la sua musica. Oltre ai singoli Niente di strano (che nella versione live è arricchita da un intramezzo musicale meraviglioso), Tubature e Acqua minerale, Giorgio presenta dal vivo Semmai e Il tuo vestito bianco, ovvero gli inediti inseriti nella ristampa di “Fa niente” in vinile. C’è un filo conduttore musicale che collega tutte le sue canzoni e anche le cover sembrano appartenere al suo repertorio (una di Mina e una di Loredana Bertè). Se non lo avete ancora visto live fatelo, soprattutto per premiare la sua bravura e la sua umiltà.
Alla fine del concerto è li, dietro una transenna, che firma autografi e fa foto, e io mi dico «Ma dai, lascia stare, non disturbarlo». Finisco a scambiarci due parole sui concerti passati, mi faccio autografare il braccio e lui mi dice: «Provo a fare un cuoricino, anche se di solito non riesco» (che poi è venuto).

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.