Francesco Bianconi torna a farsi sentire una serie di concerti in streaming. Tutto nasce dall’accadere. E qualcosa accade sempre, anche in un momento come questo, che sembra fatto solo di sparizioni. I concerti sono spariti, ad esempio. E va bene, aspetteremo con pazienza che ritornino” così presenta questo suo nuovo concept. Presentando gli spettacoli, durante i quali saranno proposte scalette differenti, l’artista toscano ha aggiunto: “Sarà una serie di piccoli concerti – happening della durata di circa quaranta minuti, durante i quali eseguirò canzoni in versione minimale, placida e natalizia, in compagnia di Angelo Trabace al pianoforte e Mirco Mariani al Mellotron, ai synth, e alle chitarre. E soprattutto ci sarà con me il meraviglioso Valerio Millefoglie”. Ha poi concluso scrivendo: “Tutto sarà dal vivo e ogni sera sarà diverso. Dialogheremo anche col pubblico, e cercherò di rispondere alle domande di tutti: presto vi spiegherò come”.
Qui la recensione di Forever l’ultimo disco di Francesco Bianconi.
L’artista si esibirà il 17 dicembre sul palco del Teatro Alfieri di Asti e il 18 dicembre al Teatro Rossini di Pesaro. A breve saranno annunciate altre date del calendario in continuo aggiornamento della serie di spettacoli, che vedranno il frontman dei Baustelle presenterà dal vivo alcune canzoni tratte dal suo primo disco registrato senza i suoi compagni di band e brani scritti da lui o da altri artisti, oltre a raccontare storie legate ai luogo in cui andrà in scena. I biglietti dei due concerti in streaming finora comunicati (al prezzo di 9,90 euro per la data di Asti e 5 euro per quella di Pesaro) sono in vendita su Vivaticket
Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.