In questa guida troverai i nomi delle band che devi ascoltare se non vuoi rimpiangere di non averle sentite live, preferendogli i main act del festival di turno.
The Regrettes
La frontwoman Lydia Night ha appena diciassette anni. Con il loro EP fresco fresco di stampa, Attention Seeker, hanno confermato la via di Feel Your Feelings Fool! (2017). Punk rock americano made in L.A. Li potrete vedere al Coachella
The War and Treaty
Marito e moglie dal Michigan, Michael Trotter Jr e Tanya Blount, che vi incantano con gospel, folk music, bluegrass e soul di cui non potrete più fare a meno. Da non perdere al Bonnaroo.
nothing,nowhere
Joe Mulherin ha il progetto emo-hip-hop che trovi solo al Lollapalooza.
Slaves
Sono solo in due ma sono molto punk. Sono loro su cui ha scommesso Mike D dei Beasty Boys. Vi svoltano il weeken al Governor’s Ball.
Doll Skin
Hanno l’ingrato compito di chiudere la ventennale avventura del Vans Warped Tour. Lo faranno con una miscela esplosiva di metal, punk e una spruzzatina di pop.
Thomas Wynn and The Believers
Due fratellini con le chitarre e il loro sound blues-country. Tutto ciò che devi ascoltare al Firefly.
The Glorious Sons
The next big thing, Canada edition. Vi fanno saltare all’Hangout Music Festival.
Charly Bliss
Se passate dallo Sasquatch! Music Festival dovreste fare un giro sottopalco quando ci sono loro.
Field Report
Da ascoltare se nella libreria musicale hai tutti i dischi di Bruce Springsteen e Ryan Adams. Al Boston Calling si fa sul serio.
Remo Drive
L’indie band che si diverte e ti fa divertire al Bunbury Music Festival

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.