In Giappone la moda del tuning si è spinta a un livello superiore: nel mondo di Dekotora sono i camion ad essere letteralmente decorati e customizzati.
Una storia lunga decenni ma che ha preso piede negli anni ’90, la “decorazione del camion” è diventata molto popolare in Asia e in particolare si è diffusa in Giappone, dove se ne possono trovare in grande quantità sfrecciare per le strade. I loro proprietari ne vanno orgogliosi (tanto da chiamarli con un nome proprio) ed è superfluo sottolineare che spendono moltissimo denaro e spesso anni per personalizzarli, arrivando facilmente a cifre come 10 milioni di yen (l’equivalente di quasi 100.000 dollari) per avere un truck su misura a loro esclusivo piacimento.
Dedicarsi interamente a questa curiosa attività non rappresenta solo un hobby ma è qualcosa di più profondo che ha a che fare con lo stile di vita e il modo di esprimersi, del luogo da dove si proviene, dei propri affetti più cari. Queste imponenti moderne opere d’arte sono il frutto di un lavoro accurato, il camion è appena riconoscibile, ricoperto da numerose luci al neon, luci ultraviolette, parti cromate, interni dal gusto singolare (si trovano facilmente candelabri, lampadari, dipinti o tappezzerie di super lusso, solo per citare qualche esempio).
I camion decorati a regola d’arte, completamente guidabili e funzionali, sono in netta contrapposizione con l’immagine classica del truck, a detta dei possessori di Dekotora nettamente più aggressiva.
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.