Prodotto tra il 2006 e il 2009, il progetto dell’illustratore e designer australiano Dan McPharli, Analogue Miniatures è un’autentica meraviglia.
L’artista originario di Adelaide rende omaggio ai primi sintetizzatori e altri apparecchi di registrazione analogica proponendo delle piccole sculture che non ripropongono fedelmente queste macchine, bensì ne regalano una versione rivisitata. Ogni oggetto è stato prodotto esclusivamente a mano utilizzando materiali semplici quali latta, teli di plastica, elastici e cartoncini. Il risultato racconta la loro storia esaltandone il design.
McPharlin è conosciuto per questo tipo di illustrazioni sci-fi in ambito musicale, già apparse per esempio sulla copertina di Slope di Steve Jansen. Nessuna di queste opere in miniatura ha però la pretesa di essere una riproduzione esatta degli originali a cui si ispira, si tratta piuttosto di articoli che valorizzano queste apparecchiature anni ’70 – ’80 in quanto autentiche forme d’arte.
a cura di Caterina Gritti

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.