“Barbarella” è il primo brano estratto dal nuovo EP di Tatum Rush, in uscita a febbraio per Undamento. Con questa canzone Tatum si presenta per la prima volta in lingua italiana, con un brano carico di poeticità esoterica, ma con crude irruzioni del “banale”.
Tatum Rush è la facciata da palcoscenico mondana e afrodisiaca di Giordano Rush, artista e mistificatore di origini italo-svizzero-americane, spesso avvistato in svariate città europee con in mano un Cosmopolitan. È pop contemporaneo e R&B, tinto dei migliori e peggiori generi musicali inventati dagli anni ’50 a oggi. Alcuni lo descrivono come “Prince-meets-Osho”.
Un artista piuttosto “sui generis”, insomma, come direbbero le nostre nonne. Nato a San Diego, in California, per poi trasferirsi prima nella Svizzera italiana e poi a Ginevra, dove ha conseguito una laurea in performance art. Da allora ha lavorato tra Losanna, Parigi, Berlino e Milano, dedicandosi alla scrittura e alla produzione di brani, videoarte e figurazioni all’opera.
«Ho scritto Barbarella durante un soggiorno nel Sud della Francia, a Opio, dopo essere stato folgorato dall’immagine pornografica di una Tesla bianca posteggiata in mezzo a un campo di ulivi – ha spiegato Tatum – Un matrimonio perfetto e immobile fra classicismo e futurismo, che ho assimilato seduta stante come status symbol di tutta una classe sociale a cui sono sicuro non appartengo completamente».
Barbarella è il nostro video della settimana: