East London un Sabato mattina di Maggio. Broadway Market appare più affollato del solito, preso di mira dalla gioventù di quartiere per un veloce assaggio di street food sotto un flebile sole tardo primaverile. Tra le bancarelle, tante facce da after, molte tradiscono rimasugli di glitter multicolore che marca la partecipazione al festival del weekend: ALL POINTS EAST. Questo festival prende il testimone da alcuni tra i migliori show delle estati a est della city tra cui il Citadel ed il Field Day, ricollocati rispettivamente a South e West London. Si sviluppa su due weekend e porta a Londra alcuni dei nomi più influenti della music moderna e contemporanea da Bjork, ai Phoenix, ai National fino a Nick Cave. Tralasciando glitterismi, braid bar e calcinculo che fanno tanto festival inglese, l’offerta della giornata è più che varia, certa di accontentare gusti più contemporanei con i live di leggende locali come Stefflon Don e Sampha e riconfermare mostri sacri della scena indie dell’ultima decade come Justice e gli headliner The XX.
Noi arriviamo con tutta calma verso le 15:30 giusto il tempo di vedere Rex Orange Country lasciare il palco del North Stage, mannaggia. Ma prima delle 21 c’è tempo e dopo un po’ di smarrimento tra churros, birre sgasate e shot di jager approdiamo al tendone (aka West Stage) dove incominciamo con Likke Li che offre un live appiccicoso…..
Il tempo di spostarci dall’altro lato di Victoria Park per il grand finale della queen of grime Stefflon Don tra twerkate di gruppo e top strizzati.
Alle 7 in punto siamo nuovamente all’ombra del tendone del West Stage per il live di una vecchia conoscenza, il duo electro francese Justice. Facciamo in tempo ad assistere al delirio di massa sulle note iniziali We Are Your Friends che decidiamo di muovere verso l’atmosferico north Stage per vederci le ultime tre canzoni della Neozelandese Lorde e incaselliamo la triade Royals, Team e Green Light.
Le ombre si allungano sul parco e l’orologio segna quasi le 9, è ora di unirci alle orde e macinare nuovi kilometri riattraversando Victoria in direzione del Main Stage per gli acclamati headliner della giornata The XX. Londra ama Jamie, Romy e Oliver e si vede. Loro non nascondono l’emozione di suonare davanti al pubblico di casa e ricordano i bei tempi andati in cui scrivevano e incidevano pezzi a qualche isolato di distanza.
Siamo decisamente ad alti livelli, Jamie spinge dall’alto della sua console dando il meglio di se durante Loud Places mentre le voci di Romy e Oliver si alternano alla perfezione nella fresca serata Londinese emozionando sinceramente con Crystalized. La setlist copre tutta la produzione del gruppo toccando anche i pezzi migliori del progetto solista di Jamie.
Il finale è lasciato a Angels e alla densissima interpretazione di Romy supportata da migliaia di voci.
Ci siamo sentiti dei privilegiati ad aver assistito al grande ritorno della band di casa e mentre ci incamminiamo per i viali di Victoria Park sotto l’immancabile pioggia Londinese abbiamo la netta sensazione che si sia respirata la stessa emozione da “serata speciale” sia sopra che sotto al palco.
per dovere di cronaca riportiamo per intero la Setlist del concerto degli XX
Dangerous
Islands
Crystalized
Heart Skipped a Beat
Say Somehing Loving
Sunset
Test Me
I dare you
Performance
VCR
Replica
A violent noise
Infinity
Fiction
Shelter
Loud Places
On Hold (Jamie xx Remix)
On Hold
Intro
Angels
a cura di Alessandro Battaini

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.