Brescia, 18 gennaio 2019

Anno nuovo, stessa qualità. Il 2019 bresciano inizia infatti alla grande con il concerto di uno dei cantautori più sensibili della penisola: Riccardo Sinigallia. L’artista romano fa tappa in Latteria Molloy per la seconda data del suo tour invernale e regala al caloroso pubblico accorso la bellezza di un’ora e tre quarti di passione.

Sono le 22.20 quando, seguito dalla sua band (basso, batteria, chitarra e tastiere), Riccardo sale sul palco per uno show dedicato a Paul Mellory, bassista bresciano recentemente e prematuramente scomparso. La scaletta non si limita all’ultimo bellissimo “Ciao Cuore”, ma scava nel passato del cantante uniformandolo al mood cupo del suo presente. Dal vivo i brani acquistano energia rock e, in base alla propria natura, riescono a far ballare, a far riflettere, a far cantare, sempre e comunque ad emozionare.

L’inizio è quasi dark, molto anni Ottanta, ma la pressione si stempera con la doppietta Bella quando vuoiDudù per poi raggiungere alte vette di poesia con il mini set al pianoforte in cui, fra le altre, Riccardo presenta anche gli ultimi due singoli, Niente mi fa come mi fai tu e Ciao cuore, cantati già all’unisono da tutto il pubblico.

Un breve spezzone del film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari introduce la toccante A cuor leggero, mentre La descrizione di un attimo, brano di Sinigallia portato al successo 19 anni fa dai Tiromancino, è accolto da un boato.

Verso la fine è il turno di una delle canzoni più belle dello scorso anno, Che male c’è, dedicata a Federico Aldrovandi su testo di Valerio Mastandrea: brividi. C’è ancora tempo per un tris che chiude il live con una lunga e intensa versione di Una rigenerazione. La magia finisce, la gente pian piano lascia il locale, tutti sorridono.

SCALETTA: So delle cose che so / Lontano da ogni giorno / Backliners / Le donne di destra / Bella quando vuoi / Dudù / Se potessi incontrarti ancora / Niente mi fa come mi fai tu / Ciao cuore / Amici nel tempo / A cuor leggero / La descrizione di un attimo / Prima di andare via / Che male c’è / Per tutti // E invece io / Bellamore / Una rigenerazione

Andrea Manenti