Ritorna più appesantita che ami “5 Canzoni Bomba”, la rubrica in cui vi segnaliamo i cinque brani migliori della settimana. Dopo le abbuffate pasquali, un po’ di citrosodina e via, si riparte. Beffati per la seconda Pasquetta di fila col sole? Non temete: c’è stata una pioggia di canzoni bomba, motivo per cui questo episodio ne avrà ben 6! Sorpresa! Di quelle belle, non i soliti ciondoli metallici trovati nell’uovo di Pasqua.
Bobby Gillespie & Jehnny Beth – Remember We Were Lovers
I due leader delle rispettive band, che non dovremmo ma per dovere di cronaca citiamo, vale a dire Primal Scream e Savages, hanno annunciato un album collaborativo in uscita il prossimo 2 luglio. Dalla strana coppia ci si sarebbe aspettato qualcosa di musicalmente affine alla tradizione inglese, magari un mix di post-punk spruzzato di elettronica, primordiale e selvaggio per passare uno scontato gioco di parole. Invece? Invece eccoci di fronte a una ballad pianistica, un country lento in cui poi irrompe una sezione fiati a inondare di soul il duetto, inserendolo in una felice tradizione americana. Tutto il disco sarà un concept album sulla crisi matrimoniale di due personaggi fittizi, un topos per altro comune per il genere di riferimento. Tanto sorprendente quanto riuscito come connubio, il che di per sé rende le aspettive già alte.
Pond – Pink Lunettes
Altro cambio di rotta, questa volta ad opera dei Pond, da cui ci si sarebbe aspettati una bella colata di psych rock. Anche in questo caso il senso di spiazzamento è forte e piacevole. Una dance acida ha preso il sopravvento sul gruppo noto come i Tame-Impala-Senza-Kevin-Parker. Interpretazione validissima costruita su un groove di synth classici e una ritmica impazzita che si spegne dolcemente in un finale che sembra un’alba dopo una notte sfrenata. Non è chiaro se la canzone anticipa o meno un nuovo disco, ma verrebbe sinceramente da augurarselo.
Barbarisms – Trains and Horses
Ultimo singolo estratto da “Zugwang”, il quarto disco del trio per due terzi svedese. L’altro terzo è americano e porta con sé il suo bagaglio di folk tradizionale in una canzone trasudante di dolcissima melodia cadenzata da note di pianoforte, che si apre in un finale sing-along di validissima scrittura. Il testo di incoraggiamento rende inoltre il brano calzante in vista di una sperata rinascita collettiva.
Working Men’s Club – X
Non è passato molto dal fulminante esordio dei WMC per Heavenly Recordings, innervato di rock da clubbing che prestava il fianco a remix e rivisitazioni. Anzi sembra l’altro ieri, tanto che è un disco ancora personalmente in rotazione, motivo per cui questo singolo appare come un piacevole dessert alla portata principale. La cosa curiosa è che non sembra il classico scarto per alimentare le chiacchiere intorno al progetto, bensì una proposta di cambio di rotta con una scarica di chitarre che fa ben sperare sulla poliedricità del gruppo. Sarebbe bellissimo vederli dal vivo.
BLUEM – MARTEDI’
Poco più di un mese fa segnalavamo già prima di tanti il primo singolo della cantautrice sarda Chiara Floris, intitolato LUNEDI’. Eccoci con MARTEDI’ e sembra effettivamente passato un solo giorno. I riferimenti sono gli stessi che avevamo identificato la scorsa volta, con una ROSALIA che sembra l’ispirazione principale se non altro nell’incedere della voce. Qualcosa di ancora abbastanza inedito in Italia, ma in ascesa fuori e che quindi potrebbe andare ad occupare uno spazio interessante del nostro panorama che è ancora vacante.
The Natvral – Runaway Jane
Quanti hanno sofferto per la fine dei Pains of Being Pure at Heart? Spero tutti. Come si sapeva da tempo, però, Kip non si è sciolto ma continua a fare musica, sotto altro moniker. Il primo album “Tethers” del progetto The Natvral (mi raccomando con la V, cosa che lo rende difficilissimo da scrivere, provate per credere) ha visto la luce proprio venerdì scorso dopo tre singoli che avevano dato l’assaggio di quello che sarebbe stato. Le aspettative non sono state tradite. Un disco di indie-rock ma a tinte molto folk, sulla tradizione dei grandi, tanto che spesso quando chitarre, organetti e voce nasale si amalgamano sembra di ascoltare il Dylan della trilogia elettrificata. In altri passaggi invece emerge una vena heartland rock alla Tom Petty che non va tanto peggio. Insomma, mossa audace quella di cambiare padri putativi come reference, ma operazione compiuta. Bentornato Kip!
A cura di Andrea Fabbri
Riascolta tutte le canzoni bomba alla nostra playlist:
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Circolo Magnolia (Milano), Biko (Milano), Santeria Toscana (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Coldplay – X&Y
Il primo disco che avrei voluto comprare: Weezer – Blue Album